Fonte: Roma
di Mario Pepe
NAPOLI. È emergenza 118 a Napoli. Tutto questo per gravi carenze di organico che comporteranno, dal primo febbraio, una riduzione da 13 a 6 delle postazioni medicalizzate. Resteranno operative quelle San Gennaro, Ponticelli, San Paolo, Aeroporto, Annunziata e Capri visto che anche l’isola azzurra rientra nella sfera del servizio. Tutto questo messo nero su bianco, in una lettera inviata dal direttore del servizio Giuseppe Galano, presidente regionale del sindaco dei medici dell’Area critica Aaroi-Emac, ai vertici dell’Asl Napoli 1 Centro nella quale si segnalano carenze «in tutti i profili professionali» ovvero medici, infermieri, autisti e tecnici, «causati in primo luogo dal decennale blocco del turn over; dalla naturale quiescenza; da un incombente burnout che induce una migrazione volontaria del personale in altre strutture per la gravosità lavorativa; l’alta esposizione alle aggressioni e la mancata gratificazione professionale ed economica, accentuati anche dalla crisi pandemica da Covid». Galano ricorda anche «i recenti trasferimenti volontari dei medici convenzionati del 118»: 45 unità che sono andate verso la medicina generale e/o la continuità assistenziale «per burnout dovuto alla pandemia o mancate gratificazioni professionali ed economiche». Servirebbero, per garantire appieno il servizio, 65 medici, 41 infermieri e 72 autisti.
La situazione attuale, quindi, ha portato alla «concreta impossibilità – scrive Galano – di continuare a garantire in futuro le odierne attività, rendendo problematico anche il doveroso rispetto dei periodi feriali e mettendo ancora di più allo stremo il personale tutto». E ancora i concorsi messi in atto dall’Asl non hanno dato i benefici sperati. Per cui gli organici delle postazioni territoriali non riescono più ad assolvere la turnistica ordinaria. Di qui la decisione di ridurre quelle medicalizzate da 13 a 6 che diverranno, si legge ancora, «con la prossima entrata in servizio di infermieri e autisti (per avviso pubblico e concorso), di tipo B e im medico verrà utilizzato nel nuovo modello organizzativo delle auto mediche che affiancheranno queste postazioni di tipo B». Secondo Galano, però, «rimane comunque necessario un reclutamento urgente di personale, affinché si scongiuri l’eventualità di sopprimere ulteriori postazioni 118 che comporterebbe una concreta possibilità di non assolvere i Lea, paventandosi anche un’ipotesi di interruzione di pubblico servizio.
Tutto ciò affinché questa Azienda e questa Struttura non incorrano in eventuali ipotesi, omissioni e/o inadempienze e, cosa ben più grave, nel mancato rispetto della normativa vigente per l’assolvimento dei Lea». Infine: «Ritengo, comunque, che il 118, e so prattutto la cittadinanza, non possano più sopportare queste carenze. Nel contempo si invocano doverosamente, ancora una volta, la massima attenzione e il ripristino della dotazione organica per colmare i fabbisogni di questa struttura e di tutti i servizi svolti da questa Unità operativa complessa con l’ordinaria, doverosa, efficienza ed efficacia».