FOCUS
di Massimo Maresca
LA PIAZZETTA PIÙ GRANDE DEL MONDO
La piazzetta di Capri è ormai da tempo definita “il salotto del mondo”, proprio per la caratteristica di vedere molti turisti che arrivano e comodamente si accomodano per fare una piccola sosta e rinfrancarsi dalla fatica dell’arrivo.
Questo luogo, simbolo davanti agli occhi del mondo di una comunità accogliente, oggi è vuoto. Alla luce dell’ultimo decreto del Presidente Conte, diventa addirittura rischioso attraversarlo senza un grave motivo da autocertificare. Eppure, quei pochi esercizi commerciali che se lo possono permettere, restano aperti, sorridenti e disponibili.
E resta aperta lei… la Chiesa. Il Santissimo Sacramento esposto alla preghiera privata del fedele, in un’aura che oltrepassa il clima surreale della piazzetta. Un luogo, quello della parrocchia di Santo Stefano, assolato dal silenzio, benedetto dalle lacrime dei timorosi, gonfio della presenza della fede.
Non tutti hanno il privilegio, ma chi dovesse trovarsi a passare dovrebbe affacciarsi e notare il clamoroso distacco che è evidente a tutti. In piazza l’assenza e in chiesa la Presenza. Non lo è solo per chi crede. Lo percepisce chi ha paura. E tutti hanno paura, tutti sono intimoriti, tutti suggestionati o affabulati da questi giorni di letargo apparente…
Il letargo è apparente perché dalle casa degli isolani arrivano i più grandi segni di speranza, soprattutto dai bambini e da coloro che sanno che tutto, prima o poi, passa. E passerà anche questa.
Ci stiamo a casa. Ci confrontiamo, litighiamo, facciamo pace, ci scambiamo le conoscenze, facciamo pulizie straordinarie, ricordiamo che non c’è più e ci avrebbe sostenuto diversamente, guardiamo un buon film, leggiamo, riposiamo, facciamo un po’ di silenzio e ci godiamo gli uccelli che di prima mattina cinguettano che è una bellezza…
Insomma, viviamo tutto quello che per cui esistiamo: relazionarci. Al di là degli abbracci. Al di là dei baci. Relazionarsi va molto molto oltre e questo tempo, speriamo, ce lo sta ricordando a tutti. Ci ricorda il valore della verità, il profumo del chiarimento, il gusto di un perdono, la necessità di un aiuto.
Ed è bello vedere che sull’isola la relazione verso i più deboli non viene sorvolata, ma attraverso mani operose (alcune pubblicizzate e altre silenziose), ognuno fa ciò che dovrebbe fare sempre: esserci.
Che questo tempo non passi invano.