Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri quale futuro per due immobili abbandonati, uno a Marina Grande e l’altro lungo la strada che conduce ad Anacapri? A chiederlo sollecitando interventi è il gruppo consiliare “CapriVera” evidenziando le attuali condizioni dell’edificio di proprietà comunale che ha ospitato sino a qualche anno fa l’Istituto Alberghiero in via Don Giobbe Ruocco nel borgo marinaro, oggi inutilizzato e una proprietà in via Aiano di Sopra lasciata in eredità al comune di Capri da un privato negli anni scorsi con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità isolana una struttura di tipo sociale. “L’immobile è completamente abbandonato – hanno fatto notare dal gruppo CapriVera riguardo all’ex scuola alberghiera – con alcune porte e finestre totalmente distrutte e divelte che, di fatto, rendono possibile l’accesso dalla strada a chiunque”. Una proprietà comunale fatta di due piani, nata alla fine degli anni Sessanta come scuola elementare San Francesco e poi divenuta dal 2000 al 2017 sede dell’Istituto Alberghiero prima del suo trasferimento nella nuova cittadella scolastica ad Anacapri, per la quale era stato avviato un progetto che ne avrebbe fatto il primo “albergo didattico” in Italia. Un “laboratorio d’impresa didattica, turistica e alberghiera per la formazione, attraverso progetti di alternanza scuola-lavoro, degli studenti degli istituti alberghieri dell’area metropolitana”. Per l’immobile di Marina Grande, dunque, si era pensato ad una sorta di moderna università del turismo per gli operatori del futuro, ma, poi, successivamente l’attuale amministrazione comunale di Capri deliberò per quel complesso la destinazione a medical center. “Alla prova dei fatti in tre anni e mezzo qui nulla è stato realizzato – ha sottolineato CapriVera – a parte una striminzita delibera di indirizzo che non ha mai avuto alcun seguito”. L’altra proprietà comunale per la quale ci si interroga sul suo futuro è quella in via Aiano di Sopra. Una donazione da parte di privati finalizzata a fronteggiare esigenze di carattere sociale come una “Casa di Famiglia” per persone bisognose, disabili e anziani. “CapriVera” ha di nuovo sollecitato un intervento dopo che già nei mesi scorsi aveva fatto notare lo “stato di incuria di un immobile che oltre ad avere un significativo valore economico possiede un grandissimo potenziale dal punto di vista strategico, potendo essere adibito a numerose attività di ambito sociale”.