Fonte: Il Mattino
di Rossella Rusciano
Ultimi fuochi estivi sul fronte dei festival, non proprio esaltante quest’estate in Campania, vista la carenza di fondi seguiti allo scontro De Luca-Fitto: saltato lo «Sponz» di Capossela, ridimensionati il «Ravello festival» ed il «Giffoni film festival»… Sul fronte del jazz niente nomomi, nessun big, ma qualcosa si muove, con il festival di Capri (due giorni più un’anticipazione ieri con la parata di una brass band) e quello di Ischia, più la seconda, e ultima, tranche, dal 6 al 9 settembre, di quello di Pomigliano. «Jazz in Capri» spegne le quattordici candeline e, alle 21 nella certosa di San Giacomo, propone il cantapianista verace e postcarosoniano Walter Ricci: il suo ultimo album è «Naples jazz», la sua nuova fidanzata Arisa, cosa che lo ha sdoganato sulle riviste di gossip. Stesso orario e location domani per la bella Joyce Elaine Yuille, accompagnata dal trio di Elio Coppola, batterista e direttore artistico del festival, special guest il sassofonista newyorkese Jerry Weldon. A Lacco Ameno, invece, siamo alla quindicesima edizione di «Piano & jazz», in programma da domani fino a venerdì
all’auditorium Leonardo Carriero con la consulenza di Carlo Pagnotta, fondatore di «Umbria jazz». Si inizia domani alle 22 con l’Alessandro Lanzoni Trio, irrobustito dal sax dell’ex bambino prodigio Francesco Cafiso. Giovedì omaggio a Pino Daniele con il pianoforte di Julian Olivier Mazzariello e la tromba di Fabrizio Bozzo che rendono omaggio a Pino Daniele in «Il cielo è pieno di stelle». Si chiude venerdì con l’Antonio Faraò Quartet con il sassofonista e clarinettista di Chicago Chico Freeman in un omaggio al leggendario John Coltrane. Biglietti per i singoli concerti 40 euro, abbonamento 100. E veniamo al «Pomigliano jazz», unico vero festival jazz campano. Qui siamo all’edizione n. 29 diretta da Onofrio Piccolo: dopo le serate a Cimitile, Avella e sul Vesuvio si torna a casa, nella stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d’Arco, temporaneamente chiusa al pubblico per lavori di manutenzione. In cartellone dal dj set di Daddy
G dei Massive Attack al concerto del londinese Theon Cross con il musicista greco Nikos Ziarkas, dall’ImperfecTrio di Roberto Gatto al Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella, passando per gli omaggi a Tony Williams di Claudio Romano con Antonio De Luise e Giulio Martino e a Salvatore Piscicelli di Pierpaolo Capovilla, alla guida di un inedito quintetto con Marco De Falco, Sabrina Carnevale, Flavio Dapiran e Agostino Mennella. E ancora, il progetto Guru di
Marcello Giannini e Salvatore Rainone con i visual di Daniele Rosselli e il trio del sassofonista Luigi Di Nunzio con Vincenzo Lamagna e Stefano Costanzo. In programma anche l’esibizione dell’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione – ensemble di circa di 100 studenti di 14 istituti scolastici campani, nato dal progetto Young Jazz. Lab, promosso dalla Fondazione Pomigliano Jazz. «In una location insolita per gli spettacoli e la musica dal vivo sono attesi, invece di studenti e pendolari che solitamente la utilizzano, gli spettatori e gli appassionati di musica (non solo jazz) pronti a vivere questa curiosa esperienza», spiegano gli organizzatori del festival: «Uno dei luoghi simbolo della vita quotidiana di Pomigliano d’Arco, teatro di mille storie di ordinaria normalità, si trasforma in un centro di aggregazione e di produzione culturale, ampliando così la sua funzione sociale. Musica, arte e cultura insieme a promozione del territorio e riutilizzo degli spazi urbani con artisti italiani e internazionali protagonisti di esibizioni uniche, in uno scenario insolito». Il biglietto per ogni serata costa 10 euro, 35
l’abbonamento, 25 per gli under 25. Insomma, nonostante tutto, c’è ancora (almeno un po’) di jazz in Campania.