Fonte: Il Mattino.it
di Anna Maria Boniello
Anche se non era nelle sue mete vacanziere Capri ha sempre affascinato il Cavaliere tanto che per alcuni periodi si sparse la voce che stesse cercando una dimora sull’isola sin dai tempi che non era ancora in politica e non era il tycoon delle televisioni libere. Venne a Capri negli anni 80’ e voleva acquistare Telecapri, ma il patron della rete che fu tra le prime ad aprire al mondo delle televisioni libere, Costantino Federico gli oppose un netto rifiuto. E fu Teleischia ad entrare nel circuito delle reti del Cavaliere Berlusconi. Dopo quegli anni tanti blitz istituzionali, prima come presidente di Fininvest in Confindustria negli anni 90’ quando le folle impazzavano per lui che però non si sottraeva a strette di mano, a battute e foto ricordo, persino nel chioschetto ormai scomparso con Vittorio Scialapopolo, accompagnato da uno dei suoi più antichi e fedeli collaboratori Antonio Martusciello e dall’imprenditore caprese Roberto Russo che gli faceva di cicerone spiegandogli storie, aneddoti ed abitudini dell’isola. Forse fu allora che inizio davvero la caccia alla casa di Berlusconi a Capri che però non venne mai trovata perché non la trovo spaziosa e lontana dal centro abitato tanto da poter costruire un eliporto privato. Così divenne il convegno di Confindustria l’appuntamento annuale nel Hotel Quisisana che diventa per il convegno il tempio dell’economia degli industriali italiani, fino al 2017 quando è stata l’ultima venuta di Berlusconi a Capri, quando cenò anche al ristorante Al Caprì, dopo aver passato tutti i gradini del successo dalla Fininvest ad ideatore di Forza Italia e Presidente del Consiglio. A Capri la notizia della sua scomparsa ha fatto calare un aria di mestizia, anche perché non era considerato solo un uomo politico, ma come uno dei tanti visitatori istituzionali e non che amano e apprezzano le bellezze di Capri.
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