Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – “Un regolamento del turismo” per Capri. L’isola azzurra alle prese con l’overtourism e il sovraffollamento di questa calda estate sta scoppiando e, come evidenziato dalla delegazione isolana dell’Unione Nazionale Consumatori guidata da Teodorico Boniello, “sta diventando un grande luna park, un modello che non ci piace e che sta portando una serie di squilibri sovraccaricando i servizi”. Agosto sta mettendo a nudo più che mai limiti e criticità di un territorio come Capri che per le sue caratteristiche e per la sua attuale organizzazione soffre a dir poco l’arrivo di migliaia di persone ogni giorno, tra l’altro gran parte nel giro di qualche ora. “Il turismo deve essere regolamentato – sostiene da tempo l’Unione Consumatori – e deve tenere conto che attualmente il porto di Marina Grande è fermo agli anni Venti del Novecento”. Il problema spinoso, infatti, è il porto e i conseguenti sbarchi che, poi, a catena si ripercuotono sugli altri servizi e infrastrutture interne. La prima casella da sistemare nel “mosaico”, dunque, è il terminal di arrivi e partenze nel borgo marinaro sia nella sua conformazione che nella sua organizzazione, e prioritario è distribuire diversamente le corse, gli arrivi, monitorando la stazza dei navigli e prevedere, quindi, il numero massimo di persone da poter ricevere contemporaneamente senza mandare in tilt, praticamente, un’intera località. Tema caldo, poi, è la mobilità interna e su questo argomento va detto che torna di stretta attualità l’idea di una funicolare per Anacapri, un mezzo su rotaia o comunque alternativo ai piccoli bus che circolano sulle strette arterie stradali isolane. Infine, occorre “difendere” i livelli elevati degli standard qualitativi di un’isola che per anni ha fatto dell’accoglienza e del pieno godimento delle sue bellezze il suo più grande orgoglio.