(da il Mattino del 19.4.11) Anna Maria Boniello. Capri – La presenza sull’isola, ieri, del Procuratore Aggiunto Aldo De Chiara è stato un segnale forte che è arrivato dalla Procura sul fronte della lotta all’abusivismo edilizio. Il Procuratore De Chiara da oltre un anno ha istituito addirittura un pool di Pubblici Ministeri per monitorare a 360 gradi tutte le problematiche che investono l’isola e che vanno dall’inquinamento ambientale sia marino che terrestre, dai depuratori di Gasto ed Occhio Marino alla centrale elettrica della Sippic, e dalle aree ecologiche adibite allo stoccaggio dei rifiuti. Strutture importanti che sono finite sotto il mirino dei controlli della Procura di Napoli e che si trovano ancora sotto sequestro da parte della Magistratura. E Ieri mattina, proprio per fare il punto della situazione e stabilire con le Forze dell’Ordine le linee guida per il prossimo anno, il Procuratore ha indetto un vertice in una sala riservata del Tribunale di Capri, a cui hanno partecipato i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri di Capri ed Anacapri Michele Sansonne e Cristoforo Perilli, il Vicequestore del Commissariato isolano Stefano Iuorio ed i loro più stretti collaboratori, ed ognuno per il proprio campo ha relazionato sullo stato delle indagini in corso e su quelle da portare avanti. Punto centrale della discussione di ieri è stata l’ultima sentenza emanata dal Consiglio di Stato e che vieta per il futuro la costruzione di piscine su tutto il territorio isolano ed anche sulle norme da applicare su quei casi di abusi che sono già arrivati a sentenza definitiva sui quali incombe la sentenza di demolizione. Altro punto all’ordine del giorno, sul quale il Procuratore ha chiesto che ci fosse la massima attenzione, è quello di verificare nel dettaglio anche la validità e la giustezza delle concessioni edilizie che vengono rilasciate dagli Uffici Comunali, e se rispondono integralmente agli adempimenti delle leggi vigenti ed ai regolamenti paesistici in vigore. Si preannuncia quindi un’altra estate calda con l’isola al centro dell’attenzione della Procura e delle Forze dell’Ordine, con lo scopo di tutelare al massimo il patrimonio ambientale di cui può vantarsi l’isola, e di frenare il fenomeno dell’abusivismo edilizio che procura non solo danni visivi ma con una crescita irrazionale va ad alterare sia l’ecosistema che l’habitat naturale che ha fatto le fortune dell’isola. Dopo il vertice in Tribunale il Procuratore aggiunto Aldo De Chiara ha fatto un breve giro per l’isola accompagnato dal Vicequestore Iuorio per un piccolo tour dal vivo giusto per rendersi conto personalmente dello stato delle cose e delle tipologie degli abusi edilizi che a Capri presentano una caratteristica diversa da quelle di altre località, trattandosi in gran parte di chiusure di vani e di terrazzi e porticati o di cambi di destinazione d’uso da cantine e scantinati, cisterne in vani abitabili, o sbancamenti nei giardini onde poter realizzare piscine. Intanto, mentre si concludeva l’incontro tra De Chiara e le Forze dell’Ordine sui futuri adempimenti per combattere l’abusivismo dell’isola azzurra, a latere del processo che ha visto imputato Luca Cordero di Montezemolo, un altro filone va ad aggiungersi, che vedrà il 7 Giugno tenersi a Napoli l’udienza preliminare, sempre per l’abuso a Villa Caprile, in cui dovrà essere valutato se rinviare o meno a giudizio altre cinque persone che sono state indagate nell’ambito del procedimento che vede indagato l’ex Sindaco Mario Staiano, il Geometra dell’Ufficio Tecnico di Anacapri Gennaro D’Auria, il Comandante della Polizia Municipale Anacaprese Marco Pollio e due agenti di Polizia Municipale, i Vigili Urbani Ottavio Russo e Daniele Valente. Le accuse nei loro confronti vanno dal falso all’omissione in atti d’ufficio al favoreggiamento personale. Tutti gli indagati sono accusati a vario titolo di aver “coperto i lavori abusivi che venivano realizzati a Villa Montezemolo”.