Anna Maria Boniello. Capri – Nomi altisonanti fra gli imputati che ieri sono stati chiamati a rispondere al Giudice del Tribunale di Capri nel processo che vede imputato per abusi edilizi Luca Cordero di Montezemolo, per un episodio che risale al novembre del 2009, quando il Vicequestore dell’isola Stefano Iuorio, nell’ambito delle attività per la lotta all’abusivismo scoprì che all’interno della dimora estiva dell’ex presidente di Confindustria erano stati realizzati lavori abusivi. Sono passati circa due anni da quella data, ed ieri mattina il giudice della sezione staccata di Capri del Tribunale di Napoli Alessandra Cataldi ha dato il via al processo che vede imputati, insieme a Luca Cordero di Montezemolo anche l’Amministratore Delegato della Fisvi, società titolare della villa, Francesco Saverio Grazioli, l’architetto Rossella Ragazzini direttore dei lavori e Francesco Di Sarno, legale rappresentante dell’impresa di costruzione. Pubblico Ministero dell’udienza, che ha seguito il procedimento fin dai primi passi, Milena Cortigiano della sezione reati ambientali della Procura di Napoli e che fa parte del pool antiabusivismo che è stato istituito, proprio per combattere il fenomeno sull’isola di Capri, dal Procuratore Aggiunto Aldo De Chiara che ieri è arrivato sull’isola per un vertice con le forze dell’ordine, che si è svolto ieri in Procura proprio mentre era in corso l’udienza sul caso Montezemolo. Prima di dare avvio all’udienza, il Giudice ha esaminato le richieste avanzate dai difensori dei due imputati, l’avv. Claudio Botta e l’avv. Sergio De Simone, che hanno chiesto per i loro assistiti, gli imputati Ragazzini e Di Sarno, di voler usufruire del rito di patteggiamento che riduceva rispettivamente la pena di 12 mesi per l’arch. Ragazzini e 10 mesi per l’imprenditore Di Sarno e per entrambi di usufruire della pena sospesa. Per tali motivazioni la posizione dei tue imputati è stata stralciata dal processo, ed il Giudice Alessandra Cataldi ha provveduto a fissare una nuova udienza per il prossimo 30 Maggio davanti al GOT, il Magistrato a cui è demandato il compito di accogliere l’istanza di patteggiamento. E’ stato invece fissato per il prossimo 14 Novembre il prosieguo del processo ordinario che vede come unici imputati l’ex numero uno di Confindustria Montezemolo ed l’amministratore delegato di Fisvi Grazioli. In quella occasione compariranno davanti al Magistrato i primi testimoni e tra questi anche quelli segnalati dalla difesa, tra cui tecnici comunali ed agenti di polizia giudiziaria che hanno rilevato l’abuso. Intanto, in attesa del procedimento, Luca Cordero di Montezemolo ha già provveduto ad iniziare l’autodemolizione delle opere che erano state oggetto di sequestro, e tra queste un rudere di una quarantina di metri quadrati che era stato trasformato in un capanno per attrezzi ed utensili da giardinaggio. Al termine dell’udienza, a casa Montezemolo, a villa Caprile, si è recato per un breve sopralluogo un drappello di agenti del nucleo antiabusivismo della Polizia, coordinati dal Vicequestore Stefano Iuorio, insieme al procuratore aggiunto De Chiara che ha voluto personalmente rendersi conto dello stato dei luoghi.