Anna Maria Boniello. Capri – L’anatema di Edwin Cerio colpisce la bouganville di Capri. La frase “bisogna avere fede nella cocciniglia” che chiude uno dei più famosi libri dell’intellettuale caprese “Flora Privata di Capri”, che di certo non vedeva di buon occhio questa specie vegetale, da lui definita addirittura parvenue, per le sue origini non autoctone e per la sua banalità, oggi diviene di stretta attualità. Cambia, infatti, la skyline del campanile della piazzetta di Capri. Da alcuni giorni infatti, è stata rimossa la grossa bouganville, che si arrampicava sul fianco della torre dell’orologio, cingendo l’antica porta di ingresso del paese, arricchendo quello scorcio di architettura tipica caprese con una macchia di verde e viola che era diventata la caratteristica di quell’angolo della piazzetta. Colpevole della scomparsa della bouganville, un nuovo e vorace parassita che da qualche tempo ha iniziato ad infestare la flora caprese. Si tratta di una variante ibrida della cocciniglia, piccoli insetti fitofagi che voracemente attaccano le piante da loro infestate. Un parassita già comune nell’ecosistema caprese, che però in questa sua nuova variante sta destando molte preoccupazioni fra gli addetti ai lavori e gli appassionati di giardinaggio e i rappresentanti delle istituzioni ed in particolare il sindaco che ha immediatamente incaricato di correre ai ripari gli storici floricoltori isolani, i fratelli Ruggiero, Raffaele e Domenico, che discendono da generazioni e generazioni di floricultori capresi. La scomparsa della bouganville aveva destato diverse proteste fra coloro che pensavano fosse stata rimossa per meri motivi estetici dopo l’ultimo restlyiling della torre del campanile. Il giallo invece è stato svelato dal Sindaco, che più preoccupato dei suoi concittadini ha reso noto i motivi della rimozione della pianta che sarà sostituita in breve, anche se per raggiungere l’identica vista ci vorranno diversi anni dato che la bouganville non ha una rapida crescita. Per limitare l’infezione che già sta attaccando le bouganville sulla facciata del Municipio gli i floricultori invitano all’attenzione. “Si tratta di un tipo di cocciniglia molto più aggressivo di quello che comunemente infesta Capri – spiega l’esperto Domenico Ruggiero – e che da qualche tempo ha preso di mira tutto il territorio della penisola e della costiera. Questo tipo di ibrido, non solo attacca la bouganville, ma anche altri piante tipiche della flora caprese, che solitamente sono resistenti ai parassiti, come il gelsomino ed il falso gelsomino, assieme ad altre specie della macchia mediterranea, di cui l’isola è ricca. Le prime avvisaglie a Capri – spiega Ruggiero – si erano avute già due anni fa, l’anno scorso poi il parassita ha preso piede consistentemente, e quest’anno si è avuta la vera e propria esplosione, e l’unico modo di tenerla sottocontrollo è quello di praticare costanti trattamenti fitosanitari.” Un allarme testimoniato anche da altre piante di bouganville che si trovano sull’isola, come quella, sempre in piazzetta, che adorna la facciata del municipio, anche in questo caso la pianta è pressoché morta, ed anche questa seguirà la sorte della dirimpettaia del campanile. La notizia della cocciniglia che attacca le bouganville è stata accolta con preoccupazione dei capresi, che nonostante il giudizio di Cerio, amano moltissimo questa specie che oltre che fare da cortina alle antiche mura che costeggiano le strade più belle e panoramiche, adorna terrazze e pergolati creando vere e proprie macchie di colore sullo sfondo delle bianche pareti tipiche dell’architettura mediterranea e quelle rocciose di pietra calcarea, un altro elemento naturale dell’isola azzurra.