Anna Maria Boniello. Capri – Don Carmine del Gaudio, parroco coordinatore delle parrocchie dell’isola, e presidente dell’associazione di volontariato Croce Azzurra di Padre Pio, ha inviato un esposto alla Caremar ed alla Capitaneria di Porto di Capri a seguito dell’episodio avvenuto il 2 Agosto scorso, quando è stato negato l’imbarco sulla nave Adeona della Compagnia Adeona, l’ambulanza dell’associazione che trasportava un malato oncologico a Napoli per permettergli di sottoporsi a chemioterapie. Un episodio che ha suscitato molte polemiche, ma che il Parroco ha cercato di stemperare, e per questo non è stata sporta formale denunce, pur tuttavia esprimendo la sua ferma opinione attraverso il lungo e dettagliato esposto indirizzato alla società sul cui mezzo è stato negato l’imbarco all’autoambulanza, ed alla Capitaneria di Porto di Capri. Don Carmine, nella sua missiva esordisce illustrando le finalità dell’associazione, composta da quaranta volontari, e duecentocinquanta soci. Una Onlus nata nel 2009, che si pone l’obbiettivo di aiutare gratuitamente i malati dell’isola, specialmente quelli affetti da patologie oncologiche, facilitando loro, attraverso l’ambulanza dell’associazione, il trasferimento a terraferma per sottoporsi alle cure specialistiche. Un iter questo, che per i malati isolani risulta ancora più gravoso vista la necessità di doversi spostare via mare. Riguardo l’episodio del 2 agosto, che si è verificato all’imbarco del traghetto delle 5.40 per Napoli “la cosa più grave e biasimevole – scrive Don Carmine del Gaudio – e che i responsabili del personale Caremar hanno anteposto all’ambulanza altri automezzi tra i quali quelli della nettezza urbana e dello spurgo”. Amarezza espressa dal Parroco di Capri Don Carmine, che sottolinea come in altre occasioni la Caremar, assieme il personale delle biglietterie, sia sempre stata molto attenta alle esigenze dell’associazione, mettendosi sempre a disposizione in tutte le occasioni in cui ci sono stati problemi per il trasporto degli ammalati e l’imbarco dell’ambulanza. Quindi, il Parroco isolano, ciò che è accaduto la mattina del 2 Agosto, è assolutamente imputabile ai singoli elementi del personale che dovevano gestire gli imbarchi sul traghetto per Napoli. Una linea condivisa anche dall’Avvocato Enrico Romano, Segretario dell’Associazione Croce Azzurra di Padre Pio, che chiede ai destinatari della missiva che vengano effettuati i necessari accertamenti per contribuire affinché tali episodi non avvengano più in futuro. Puntuale dopo l’esposto del Parroco la risposta della Caremar, a firma del Direttore Generale Roberto Liguori e l’amministratore unico Renato Capalbo, che nel loro documento ufficiale assicurano che “la società ha già disposto una commissione di indagine per l’accertamento della dinamica e delle responsabilità dell’evento, affinché siano sentite tutte le parti coinvolte. Caprici scusiamo in ogni caso per quanto accaduto e per i disagi arrecati.”