Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri rientra il blocco totale dei trasporti interni che ha tenuto banco per tre giorni, l’Usb: la lotta paga, il Forum Giovani: lo status generale necessita di una risoluzione immediata e definitiva. Sull’isola azzurra dalla canonica ora di pranzo di ieri si respirava aria di normalità con gli autobus che trasportavano pendolari e isolani nel circuito della mobilità interna tra Capri e Anacapri. Il ripristino dei servizi è giunto dopo due giorni e mezzo di black-out totale con i lavoratori dell’autoservizio pubblico locale in assemblea permanente che protestavano in primis per il mancato versamento di diverse mensilità. Ieri mattina dopo la convocazione del Prefetto di Napoli che ha riunito (idealmente visto che l’incontro era in modalità da remoto) intorno ad un tavolo la Città Metropolitana di Napoli, l’azienda di trasporti Atc e le organizzazioni sindacali per individuare una soluzione, è arrivata la fumata bianca. «È stato necessario arrivare alla totale interruzione del servizio di trasporto pubblico a Capri hanno detto dall’Esecutivo Usb Campania – Settore Trasporti Marco Sansone e Adolfo Vallini e l’Rsa Usb Francesco Chierchia – perché agli ottantuno dipendenti di Atc venisse riconosciuto il diritto al pagamento dei ticket e degli stipendi, un diritto calpestato ormai da quasi tre mesi». Sull’argomento è intervenuto anche il Forum Giovani di Anacapri che ha inviato una nota alla Città Metropolitana chiedendo di «assicurare ai lavoratori dignitose condizioni di lavoro» ed evidenziando «lo status generale del disservizio di trasporto pubblico locale su Capri». Nel documento si presenta «un focus sui disagi giovanili generati da un servizio di trasporto pubblico inefficiente scrive il presidente del Forum Anacapri Laura Di Tommaso – analizzando in primis le problematiche che i giovani isolani affrontano quotidianamente da anni, e poi anche quelle che l’intera comunità isolana, l’utenza turistica, i lavoratori non residenti sull’isola».