Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri sciopero del trasporto pubblico. Le segreterie regionali di Uiltrasporti e Uglfna hanno proclamato per il prossimo 3 dicembre una prima azione di sciopero, esaurita con esito negativo la seconda fase della procedura di conciliazione, del personale Atc a Capri. La protesta annunciata dai rappresentanti sindacali avrà una durata di quattro ore. La comunicazione a firma congiunta delle due organizzazioni sindacali ha ufficializzato che le motivazioni sono « c a r e n z a parco autobus che si ripercuote sull’organizzazione del lavoro e sulle condizioni lavorative dei dipendenti, problematiche organizzative manutenzione mezzi con relative difficoltà nelle attività da svolgere». La missiva sottoscritta dal segretario regionale Uiltrasporti Pierino Ferraiuolo e dal segretario regionale UglFna Eduardo Longito è stata inviata alla Commissione di Garanzia a Roma e all’Osservatorio sui Conflitti Sindacali sempre nella Capitale, e inoltre alla Prefettura di Napoli e per conoscenza all’Atc di Capri e al protocollo sia del comune di Capri che di Anacapri. «Lo sciopero si svolgerà tenuto conto delle normative vigenti che regolamentano il settore» è precisato nella lettera che prevede che l’astensione dal lavoro per «il personale turnista e esercizio» sia dalle ore 9 alle ore 13, mentre per «impianti fissi e amministrativi» ultime quattro ore della prestazione lavorativa. L’incontro in prefettura a Napoli nell’ambito della procedura di conciliazione con Atc si era tenuto la scorsa settimana. «Abbiamo rappresentato avevano comunicato in quell’occasione le segreterie di Uiltrasporti e Uglfna tutte le difficoltà che quotidianamente riscontano i lavoratori nell’espletare il servizio. Difficoltà dovute alla carenza di autobus ed alla manutenzione che, come settore, purtroppo non riesce ad intervenire fattivamente e non è messo nelle giuste condizioni di svolgere le attività proprie. Infatti, i lavoratori dell’officina, pur impegnandosi minuziosamente nelle lavorazioni, a causa della carenza di vetture messe sempre in esercizio, sono impossibilitati ad effettuare operazioni che richiederebbero invece il fermo a rotazione dei mezzi».