Anna Maria Boniello. Capri – Schede telefoniche acquistate con denaro contraffatto: un giro di banconote false è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Anacapri, diretta dal Comandante Cristoforo Perilli che hanno denunciato due cittadini di nazionalità rumena, residenti nel Comune di Anacapri dove lavorano presso due ditte edili dell’isola, per il reato di spendita di denaro contraffatto. L’episodio è venuto alla luce grazie alla segnalazione del titolare del Centro Tim di Anacapri, che nel controllare le banconote dell’incasso ha notato delle anomalie in due biglietti da cento euro che si trovavano nel registratore di cassa. Insospettitosi ha presentato una denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Anacapri, con i militari dell’arma che hanno subito avviato le indagini, controllando nei loro database informatici i numeri di serie delle banconote, che all’atto della verifica hanno presentato delle anomalie, non lasciando alcun dubbio sulla loro origine. Si trattava infatti di due pezzi da cento euro abilmente contraffatte, quindi le indagini sono proseguite con la visione dei filmati delle telecamere a circuito chiuse presenti nell’esercizio di Anacapri. Da qui si è risalito all’identità dei due operai rumeni residenti ad Anacapri ed alla dinamica con cui avevano messo a segno la loro truffa: i due infatti, a distanza di poche ore l’uno dall’altro si erano recati nel centro Tim per acquistare una ricarica ed una card intestata del valore di venti euro, pagandole entrambe con la banconota da cento, racimolando quindi un bottino di 80 euro ciascuno dal resto dei due acquisti. Le indagini dei militari dell’arma dei Carabinieri di Anacapri proseguono per verificare se sull’isola vi siano ramificazioni in questo giro di banconote false che è stato portato alla luce dall’ultimo episodio. Un quadro investigativo che va ad aggiungersi agli ultimi preoccupanti episodi di furti in abitazioni, l’ultimo risalente ad una settimana fa, quando i topi d’appartamento hanno visitato una casa di una zona periferica di Anacapri. Un episodio che ha fatto scattare nuovamente l’attenzione sul problema, dopo la lunghissima catena di furti della scorsa estate.