Capri – Odissea per un’anziana donna caprese. Il mare agitato, una lunga traversata da Capri a Pozzuoli passando per Napoli, l’assenza di posti letto nel capoluogo, attese interminabili sul Molo Beverello per un’ambulanza che non è mai arrivata, con il personale sanitario costretto perfino a chiamare i carabinieri affinché intervenissero per sbloccare una situazione paradossale: sono questi i momenti salienti di una giornata tremenda nel golfo di Napoli sul fronte sanitario. Quello che doveva essere un normale trasferimento di una 84enne si è trasformato in una vera e propria odissea durata ben 6 ore. L’episodio è accaduto ad un’anziana vittima di una brutta caduta che le ha procurato la frattura del femore. La donna, A.C., residente nella parte alta di Capri, è stata soccorsa alle 9 del mattino dai sanitari del 118 e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Capilupi. Nel piccolo nosocomio isolano non esiste il reparto di ortopedia, per cui dopo aver accertato che la donna aveva riportato una frattura al femore i medici di turno hanno avviato le procedure per disporre il trasferimento a terraferma. Attraverso la centrale operativa che gestisce l’emergenza sanitaria regionale, nota con l’acronimo di “Core” , è stata attivata la ricerca di un posto letto. Una ricerca apparsa fin da subito una vera impresa. Nessuna stanza era disponibile a Napoli: contattati decine di ospedali tra la città e le provincia, alla fine l’unico posto è stato reperito all’ospedale Santa Maria delle Grazie in località La Schiana di Pozzuoli. Una volta ricevuto l’ok, è stato organizzato il trasferimento con l’idroambulanza della Guardia Costiera di Capri, specializzata nei soccorsi sanitari in mare e utilizzata nei trasporti tra l’isola e il capoluogo. A bordo all’idroambulanza con l’infortunata sono saliti la dottoressa Annamaria Esposito e dell’infermiere Arturo Arpino. Nonostante le condizioni difficili del mare l’idroambulanza è giunta regolarmente al Molo Beverello alle 12.35, ma sul molo nessuna ambulanza c’era ad accogliere l’anziana signora e a trasferirla in ospedale, nonostante fosse stato comunicato al 118 che doveva inviare il mezzo di soccorso l’ora e il luogo di arrivo. Dopo circa un’ora di attesa e una lunga serie di telefonate e solleciti, tra mare mosso, fastidiosa risacca e un incessante vento di scirocco, il personale sanitario del Capilupi ha contattato addirittura il 112 dei carabinieri chiedendo il loro intervento per accelerare l’invio di un’ambulanza vista la situazione difficile che si era venuta a creare e considerato che un ulteriore ritardo poteva compromettere ulteriormente il già precario stato di salute dell’anziana donna. Quindi è stato comunicato al comandante dell’idroambulanza e ai medici che la paziente doveva essere portata allo scalo portuale di Pozzuoli. L’odissea in mare quindi è ripresa intorno alle 14 con una nuova traversata, dal Molo Beverello al porto puteolano, con le condizioni meteomarine che andavano peggiorando. All’arrivo, fortunatamente, c’era l’ambulanza pronta per il trasferimento, ma era priva di personale medico. Un’altra anomalia di una giornata decisamente “nera” anche per i sanitari del Capilupi che non potevano lasciare priva di assistenza medica l’84enne infortunata, che si sono fatti carico di accompagnare e assistere la donna fino al ricovero nel nosocomio di Pozzuoli avvenuto intorno alle 15. Giornata pesante non solo per la paziente ma anche per i soccorritori. La dottoressa Esposito e l’infermiere Arpino hanno dovuto riprendere la traversata in mare facendo rientro sull’isola dopo le 17 per un trasferimento che è durato oltre 6 ore e che ha costretto paziente, personale medico e Guardia Costiera a incredibili e lunghissime sulla banchina del Beverello e in mare.