Anna Maria Boniello. Capri. Il look da vacanzieri agiati che sfoggiavano polo Lacoste e scarpe Hogan con abitazione privilegiata in una villetta sul versante del Faro ad Anacapri non è servito ai due giovani rom a trarre in inganno i carabinieri che dopo un rocambolesco inseguimento li hanno tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato e un’altra lunga serie di reati tra cui quello di immigrazione clandestina. Secondo le prime indagini avviate dal comandante Cristoforo Perilli, potrebbero essere proprio i due stranieri gli autori dei furti in ville e appartamenti che lo scorso mese di luglio ha fatto scattare sull’isola l’allarme e l’attenzione delle forze dell’ordine locali. Ora saranno le verifiche incrociate, tra queste il confronto delle impronte digitali, a stabilire se Nene Jovanovic, nato in Jugoslavia il 23/07/90 e Christian Radosavljevic, nato l’11/05/93, entrambi domiciliati presso il campo nomadi di Secondigliano, sono gli autori dei colpi messi a segno nel mese di luglio che hanno fruttato ingenti bottini. La “vacanza” sull’isola dei due topi d’appartamento si è conclusa però grazie all’operazione dei carabinieri la scorsa notte in via Damecuta, dove i militari erano intervenuti a seguito di una chiamata ricevuta da alcuni vicini di una villetta che avevano notato strani rumori e movimenti lungo il viale d’accesso. Il tempestivo arrivo in zona dei carabinieri, giunti pochi minuti dalla segnalazione, è riuscito ad evitare che venisse portato a termine l’ennesimo furto, sorprendendo in flagranza di reato i due ladri che si trovavano già all’interno dell’abitazione, dopo aver scavalcato il pesante cancello di ferro e forzato una delle finestre del piano terra, praticando un foro nella zanzariera di protezione. Nonostante la presenza dei militari nella casa, i due hanno tentato di scappare lanciandosi da un muretto di cinta nel viale sottostante, ma la tempestiva azione dei carabinieri ha bloccato la fuga dei due rom che, dopo essere stati tratti in arresto, sono stati trasferiti in manette nella stazione dei carabinieri di Anacapri. Dalle prime indagini dei carabinieri è emerso che i due stranieri erano sull’isola da diverso tempo e addirittura avevano fittato un miniappartamento in una villetta panoramica sita nella via vecchia del Faro, dove la proprietaria, una donna anacaprese, non aveva denunziato la presenza alle autorità di polizia. E’ stato quest’ultimo elemento a far balenare l’ipotesi che i due stranieri potessero essere collegati agli altri furti avvenuti sull’isola ed è così scattata la perquisizione della loro residenza isolana. L’ipotesi potrebbe essere confermata dal fatto che nella villetta i carabinieri hanno rinvenuto una serie di orologi di marche importanti e alcuni preziosi, all’interno di un cassetto, poi, sono state ritrovate fotocopie di documenti di riconoscimento contraffatti con foto dei due riportanti generalità diverse da quelle fornite ai carabinieri. Questi ulteriori elementi hanno fatto avvalorare ancor più la tesi che l’abitazione potesse essere la base d’appoggio e la centrale legata a tutti i furti dell’isola. Nell’intera giornata di domenica i carabinieri di Anacapri guidati dal comandante Perilli, in collaborazione con i carabinieri della stazione di Capri, hanno esteso le indagini che hanno fatto emergere inoltre che i due rom giravano l’isola con motorini noleggiati, per cento euro al giorno, presso un esercente di Marina Grande dove avevano presentato fotocopie di documenti falsi e contraffatti. A conclusione delle prime indagini i due giovani ladri sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale con l’accusa di tentato furto aggravato in flagranza di reato e contraffazione di documenti, mentre nei confronti della proprietaria della villetta è scattata la denuncia per aver contravvenuto alle norme sull’immigrazione, infine per il titolare dell’attività di noleggio sono in corso accertamenti tesi a risalire alle sue responsabilità.