A.M.B. Capri Dopo l’arresto dei due stranieri di origine slava che è stato effettuato dai carabinieri si registrano a Capri una serie di reazioni positive a duro colpo inferta alle organizzazioni malavitose che tentano di infiltrarsi sul territorio mettendo a rischio la tranquillità dell’isola. Apripista a parlare di quest’ultimo episodio è Franco Cerrotta, sindaco di Anacapri, comune di residenza della donna che ha fittato ai due stranieri l’appartamento dove sono stati rinvenuti orologi ed oggetti di valor, senza aver ottemperato alle norme di pubblica sicurezza che impongono in questi casi di dichiarare l’identità degli occupanti. “E’ già da tempo – spiega Cerrotta – che la polizia municipale ha iniziato a controllare gli immobili che sono destinati al mercato delle locazioni estive seguendo la norma imposta dalla circolare prefettizia che mediante i controlli intende far emergere il sottobosco delle locazioni al nero e nello stesso tempo individuare le persone che vi abitano. Negli ultimi controlli effettuati proprio nel mese di giugno – spiega ancora Cerrotta – abbiamo individuato ben quattro abitazioni non in regola dove vivevano alcune persone superando i limiti consentiti dalla legge che indica i limiti degli spazi da utilizzare fissando per due persone 38 metri. I vigili hanno riscontrato che i limiti erano stati superati in alcune abitazioni dove vivevano stranieri in regola coi permessi di soggiorno mentre altri ne erano sprovvisti. Per tutti sono scattate le sanzioni amministrative e sotto i risvolti penali sicuramente si abbatterà la scure della legge. Ci auguriamo perciò che quello che è accaduto oggi valga come esempio per tutti e nello stesso tempo plaudiamo all’azione tempestiva dei carabinieri”. Riprende il sindaco di Capri Ciro Lembo che preoccupandosi del problema dei fitti al nero e della sicurezza sul territorio aveva già invitato le imprese edili e i titolari di aziende commerciali che avevano impiegato personale che non risiedeva sull’isola a rivolgersi agli uffici comunali per chiedere ed ottenere la residenza nel comune di Capri. “Ci è sembrato questo un primo passo giusto – ha sostenuto Ciro Lembo – per scongiurare il sottobosco delle locazioni al nero che mina la sicurezza e la tranquillità dell’isola oltre a rappresentare una grande sacca di evasione. Siamo già riusciti, spiega Lembo, ad ottenere attraverso la Capri servizi una fotografia dello stato attuale perché attraverso l’ICI e la tassa sui rifiuti solidi urbani possiamo essere in grado di stabilire se le occupazioni sono vuote o occupate”. Soddisfazione viene espressa anche da una storica frequentatrice di Capri, C.M., con villa a Tuoro, poche decine di metri di distanza dove è avvenuto a inizio estate uno dei furti che hanno scosso l’opinione pubblica e messo a rischio la pace dei vacanzieri: “a Capri mi ero sempre sentita tranquilla e non ho mai avuto paura di niente, dice la donna, quest’anno per la prima volta ho chiuso sia la porta d’ingresso appena dopo l’inferriata che da sulla strada ed ho sbarrato le finestre che danno sulla veranda che abitualmente lasciavo aperte per godere un po’ di frescura al rientro dal mare. Dopo l’arresto di ieri devo dire grazie ai carabinieri perché ho ritrovato un pizzico di tranquillità perduta”.