Fonte: ANSA.it
Nelle antiche celle da venerdì personale dello scultore Klyukin
Riapre la stagione delle mostre alla Certosa di San Giacomo con “Demetricism”, la personale dello scultore Vasily Klyukin che sarà inaugurata venerdì 18 aprile alle ore 12. In alcune delle antiche celle dei monaci certosini saranno esposte, fino al 31 maggio 2025, sculture ed opere su tela che caratterizzano la tecnica distintiva dell’artista, nota come “demetricismo”. Il progetto, a cura di Joseph Kiblitsky, è realizzato in collaborazione con i musei e i parchi archeologici di Capri, la Direzione regionale Musei nazionali Campania e con il patrocinio della città di Capri. In contrasto con il “metricismo”, basato sulla rigida costruzione ritmica o metrica di un’opera d’arte, il “demetricismo” cerca fondamentalmente di rompere l’ordine degli elementi. L’autore, aggiungendo l’illusione del movimento alla composizione, parte dal “punto zero” della massima proporzionalità ed inizia a decostruirlo. Rompendo l’equilibrio ideale dell’opera, crea il proprio equilibrio, dando vita ad un’armonia completamente nuova. La maggior parte delle opere è stata pensata e realizzata tra il 2024 e il 2025, appositamente per questa mostra, realizzata in coordinata e promossa da Rossella Bezzecchi, con la direzione esecutiva di Aleksander Prosvirin. La Certosa torna a ospitare una nuova mostra di arte contemporanea, confermando il suo ruolo di attrattore di artisti e manifestazioni di rilievo internazionale, con un’offerta culturale sempre più ampia anche grazie all’inaugurazione del Museo archeologico nazionale di Capri e al restauro di alcuni lavori di Diefenbach, esposti nell’omonimo museo. La nascita di una nuova vita è un tema frequente di riflessione nell’opera di Vasily Klyukin. Se si considera il nome della tecnica dell’artista “Demetricismo” da questa prospettiva, lo si può associare all’antica dea greca della fertilità Demetra. “La Madre-Terra Demetra è la fonte originale di ispirazione, e tutto ciò che è stato creato dagli artisti nel corso del tempo è un’interpretazione di ciò che è già stato generato dalla Terra stessa”, commenta l’artista.