Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri il meteo incerto non ferma le prenotazioni di Pasqua. E’ già oltre il novanta per cento, infatti, la quota raggiunta in fatto di richieste di alloggio sulla terra dei Faraglioni nel long weekend che accompagnerà alla terza decade di aprile attraversando il sabato Santo, Pasqua e Pasquetta. L’analisi va calibrata, of course, rispetto alle strutture turistiche già aperte, ma in considerazione dell’immediato “ponte” successivo del 25 aprile, vero e tradizionale momento di apertura totale dell’azienda Capri, si può dire, di fatto, che già i dati delle vacanze pasquali sono significativi di un primo bilancio dell’apertura della stagione turistica 2025. Una stagione che, quindi, si preannuncia all’insegna del sold out in più momenti, in più periodi e per diverse categorie di operatori. A registrare booking che sfiorano “l’over” sono sia le strutture alberghiere che extralberghiere, quest’ultime in costante e visibile aumento. Un nuovo segmento a tutti gli effetti che si va ad inserire nel florido mercato turistico che gode di ottima salute all’ombra dei Faraglioni. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio e, sicuramente, da questo punto di vista l’aumento, visibile e vistoso, di case, ville ed appartamenti destinati a locazione breve e uso vacanziero, porta inevitabilmente a crescere e toccare vette ormai allarmanti per quanto concerne la questione abitativa. Coppie di giovani isolani, ma anche lavoratori stagionali non residenti a Capri e Anacapri, infatti, sono le prime vittime del calo vertiginoso della disponibilità di case in fitto “tradizionale”, ovvero con contratti annuali o pluriennali e occupazione dell’immobile tutto l’anno. Una criticità che va ad aggiungersi alla già annosa difficoltà in un territorio come quello caprese di realizzare nuovi immobili o ristrutturare quelli esistenti, per una serie di rigide regole.