(da il Mattino del 5.2.2011)Anna Maria Boniello. Capri – Massimo Massaccesi, “Leader Maximo” delle regate griffate Rolex, per aver quindici anni orsono creato il primo circolo velico sull’isola, il blasonato Yacht Club di Capri, che presiede sin dalla sua nascita, dimostra tutta la sua soddisfazione per il restauro del cutter Marconi della Marina Militare, che i cantieri di Torre Annunziata si apprestano a sottoporre ad un attento restyling. “La scelta di un cantiere campano si è rivelata sicuramente eccellente, e conferma la reputazione dei cantieri nautici del Golfo di Napoli, che mantengono inalterata una tradizione di competenza e di paziente laboriosità che altrimenti si sarebbe persa nel tempo.”
D: Una scelta che potrebbe essere anche legata alle gare veliche e regate che ormai affollano il Golfo di Napoli?
R: Io credo che tutte quelle attività che pongono la loro attenzione al mare si rendono complementari fra di loro per la comune finalità di valorizzare questa risorsa che per l’Italia in generale e per il Mezzogiorno in particolare si sta rivelando essenziale allo sviluppo del turismo e delle attività ad esso collaterali.
D: Restauri di questo tipo, anche se si tratta di barche d’epoca, quindi hanno un obiettivo comune?
R: Certo, come racconta la tradizione e la storia insegna, il Golfo di Napoli ha avuto da sempre l’opportunità di accogliere le barche più belle del mondo, ed è molto lusinghiero per tutti gli amanti del nostro mare, ed i frequentatori delle nostre località marine, poterle anche ospitare in rimessaggio per poi ammirarle in parata nel corso delle più belle occasioni sportive e mondane.
D: Questo vale per tutti i tipi di imbarcazioni?
R: Non c’è nessuna differenza, perché mentre la tecnologia studia materiali nuovi e più leggeri e per lo più rispondenti alle crescenti esigenze di velocità in mare, le barche d’epoca sul piano dello stile continueranno a costituire un punto di riferimento anche perché un tempo, rispetto ad oggi, gli appassionati proprietari di barche non badavano a spese. Sono certo però che il restauro che il cantiere di Federico Cuomo si appresta ad iniziare restituirà alla marineria un gioiello completamente rinnovato ed in grado di primeggiare ancora, sfoggiando un nuovo look e nuovi sistemi, nelle regate riservate alle vele d’epoca, dove già ha avuto modo di dimostrare il suo valore.
D: Potremo quindi avere l’imbarcazione a Capri in mostra nella prossima estate?
R: Io mi sentirei molto fiero di poter ospitare come Yacht Club Capri, nella nostra marina, questa straordinaria imbarcazione, già alla sua prima uscita in mare. Mi candido sin d’ora ad accogliere sulle banchine del Porto Turistico Isolano il nuovo Chaplin, e poter levare i calici e brindare insieme a Federico Cuomo, titolare del cantiere, ed ai suoi maestri d’ascia, agli Ufficiali della Marina Militare ed all’equipaggio che hanno compiuto questa brillante operazione, che restituirà alla flotta della Marina Militare il Chaplin del Terzo Millennio.