(da Il Mattino del 7 Febbraio 2011) Anna Maria Boniello. Capri – “Lasciate che i pargoli vengano a me”. Per il Parroco di Capri Don Carmine del Gaudio non è solo un verso del Vangelo di Matteo che recita la parola di Cristo, ma è un vero e proprio principio a cui ispirarsi anche quando si celebra il rito della Santa Messa. E Don Carmine ha voluto che i suoi parrocchiani più piccoli, da uno a tre anni, potessero assistere insieme alle loro mamme al rito domenicale della Messa officiata alle 10.00 del mattino nell’Ex Cattedrale di Santo Stefano in piazzetta, che per tutti i capresi ormai è “la Messa dei bambini”. Una maniera per permettere alle giovani mamme capresi di poter partecipare al rito religioso domenicale, mentre i loro bambini, possono giocare seduti su un tappeto posto accanto all’altare che l’accorto Don Carmine fa sistemare alle 10.00 in punto di ogni domenica prima che dell’inizio della funzione. E guai se qualcuno si dimostra infastidito, Don Carmine è stato esplicito nella sua omelia “lasciamo fare i bambini ai bambini mentre ascoltiamo la parola del Signore”. L’iniziativa, è stata accolta con favore dalle mamme capresi che dimostrano con la loro assidua presenza alla messa delle 10.00 che la scelta di Don Carmine è stata quanto mai opportuna. La presenza a Capri di Don Carmine che ormai ha raggiunto il giro di boa del primo anno, ha fatto si che si creasse un vero e proprio collante tra la Parrocchia ed il non facile territorio dell’isola. Non si contano infatti le iniziative religiose rivolte anche al sociale, che il parroco venuto dalla terraferma sta portando avanti sul territorio, sia dal punto di vista liturgico che laico, dall’apertura delle antiche chiese i cui portoni erano sbarrati da anni, fino alle iniziative culturali ed artistiche che Don Carmine ha consentito che si svolgessero all’interno delle chiese, ridiventate non solo luoghi di culto ma anche di aggregazione sociale.