Mariano Della Corte. Capri "Omnia vincit ars – l'arte vince tutto", questo il titolo dell'itinerario teatrale che si snoderà all'interno degli spazi museali della Certosa di Capri venerdì 12 settembre alle 18.30 e vedrà protagonista l'arte e la filosofia dell'eclettico pittore simbolista tedesco K. W. Diefenbach. Un insolito percorso per teatro, musica ed intermezzi letterari in cui interverranno l'attore Rosario D'Angelo, il maestro Giacomo Serra al pianoforte ed il soprano Ilaria Iaquinta per raccontare la controversa figura del pittore, riformista, pacifista, pensatore libero, simbolista e adoratore del sole di Hadamar, vissuto tra il 1851 e il 1913. Diefenbach fu il principale antesignano del movimento della Lebensreform che si sviluppò nel mondo tedesco alla fine del XIX secolo in cui si affermava l'opposizione alla medicina tradizionale e l'affermazione di una medicina naturale (bagni di sole, aria e luce, astensione da alcol e tabacco, ginnastica a corpo nudo, riforma dell'abbigliamento e dell'alimentazione, danza espressiva). Tale movimento si proponeva la reazione all'egemonia della tecnica, dell'industria e dell'urbanizzazione; l'affermazione dell'unità inscindibile di corpo ed anima e la riscoperta della bellezza estetica del corpo e la sua valorizzazione e celebrazione all'interno di una natura incorrotta e purificatrice. In tal senso si crearono luoghi elettivi, come Capri, Taormina, Corfù, il Monte Verità nei pressi di Ascona, in cui fosse possibile un rinnovamento non solo sociale ma anche religioso e spirituale. L'artista dopo aver a lungo vissuto tra i circoli artistici di Monaco, Vienna e Trieste scelse infine l'isola di Capri come sua patria elettiva, stabilendosi sull'isola all'inizio del '900, contornato da vari allievi,per restarvi fino alla morte. L'isola si rivelò per lui un inesauribile fonte d'ispirazione, scriverà infatti: "Capri mi basterà per tutta la vita con queste aspre rupi che adoro, con questo mare tremendo e bellissimo benché, é in verità, io soffra il martirio del boicottaggio dei miei connazionali che venendo qui muovono contro di me vergognose accuse di immoralità ed empietà." I tredici anni di permanenza furono densissimi per la sua attività creativa e per la rigenerazione della sua arte di paesaggista fuori le righe, di simbolista intriso d'Egitto e di Oriente. Infatti, nel famoso atelier di "Casa Grande", nei pressi della piazzetta di Capri, produsse più di trecento dipinti. Innovativo oltre al suo stile di vita fu anche il suo linguaggio pittorico che mescolava, nelle tele di grandi dimensioni, materiali quali bitume, sabbia e pietrisco, in modo da dare corposità alle immagini. In questa esaltazione della materia, che dava vita ad una pittura sostanzialmente nuova ed audace, Diefenbach si pose come un predecessore delle successive generazioni degli artisti del Novecento e del linguaggio polimaterico. Il percorso teatralizzato avrà inizio nel Parco della Certosa per poi passare nel chiostro piccolo, continuerà nelle sale principali del Museo Diefenbach con i capolavori del maestro a fare da cornice e si concluderà nella chiesa. L'evento è stato realizzato da Nesea eventi culturali in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta e con l'Assessorato alla Cultura ed Eventi della Città di Capri.