Anna Maria Boniello. Capri – Annullate oggi le visite ambulatoriali di psichiatria a Capri per mancanza dei soldi per l’acquisto dei biglietti dell’aliscafo per lo psichiatra e l’infermiere che prestano servizio presso l’ambulatorio di salute mentale dell’ASL di via le Botteghe. Il fatto è eclatante: che non ci fosse la copertura finanziaria è stato detto al sanitario dal responsabile dell’economato dello UOSM, cioè l’Unità Operativa di Salute Mentale del Distretto 24, che ha fatto sapere che non poteva anticipare il costo dei biglietti per consentire all’infermiere ed al medico psichiatra di acquistare il ticket per la trasferta sull’isola e ritorno. Circa 40 euro a persona che gli uffici non potevano anticipare. Da qui la decisione dei due sanitari di cancellare la venuta a Capri. Un servizio che già era stato quasi del tutto cancellato e che era nato nel 2009, quando due volte a settimana arrivavano a Capri medici e psicologi per prestare assistenza ambulatoriale e domiciliare ai pazienti di psichiatria dei due comuni, Capri ed Anacapri, che fanno parte dell’ASL Napoli 1 Centro e dell’Unità Operativa Salute Mentale del Distretto 24. Il servizio è andato man mano scemando, ed i medici che sono venuti a Capri in questi anni vantano un credito di qualche migliaio di euro a persona, perché non hanno mai usufruito del rimborso dei titoli di viaggio. Dopo un periodo di stop il servizio di psichiatria e salute mentale è ripreso con cadenza quindicinale, e a prestare servizio sono un infermiere ed un medico che visita nella sede di via Le Botteghe, ed in casi di necessità si reca presso i domicili degli ammalati. Si tratta quasi sempre di persone anziane, non autosufficienti e che non possono lasciare le proprie abitazioni, oppure gli ammalati affetti da difficili patologie, per cui la visita ambulatoriale non sempre è possible. E già poter usufruire di un medico specialista ogni quindici giorni è fortemente penalizzante e riduttivo nei confronti di pazienti affetti da queste patologie. La situazione quindi, invece di andare man mano migliorando, con la decisione di non pagare anticipatamente i biglietti ai sanitari, e la volontà dei sanitari di non volere più anticiparli, va sempre peggiorando, ed a pagarne le spese sono sempre i cittadini che abitano sull’isola, che si sentono fortemente penalizzati, anche perché il mare che li divide dalla terraferma non consente di ricorrere facilmente a centri idonei o professionisti specializzati. Inoltre, sull’isola non esistono medici psichiatri nemmeno nel settore privato, e nemmeno presso l’ospedale Capilupi ci sono ambulatori per tale branca della medicina. Il problema rimbalzato oggi alla ribalta, va ad aggiungersi ai già tanti mali della sanità pubblica che affliggono l’isola di Capri. La Tac, indispensabile strumento per la diagnostica non solo per le nomali patologie ma anche in caso di incidenti, è ferma da otto mesi, e fermi sono ancora i lavori di ampliamento e restyling dell’ala vecchia dell’ospedale.