Anna Maria Boniello. Capri – Parte da Capri la guerra alla Tasi, nell'isola che ospita il gotha dei vacanzieri di lusso con ville da nababbi, in questo ultimo scorcio d'estate l'applicazione della tassa sulla prima casa votata dall'amministrazione comunale, sta diventando un tormentone. A mobilitarsi contro la Tasi sono stati i consiglieri di opposizione del gruppo Avanti Capri che hanno organizzato una tre giorni, allestendo banchetti nei punti più affollati dell'isola, dove è stato dato vita alla raccolta di firme. L'operazione anti Tasi è partita sabato mattina in piazzetta, alla base del campanile, punto strategico dove c'è un viavai di centinaia di persone con una raccolta che ha superato le mille firme per continuare ieri pomeriggio a Marina Grande a Largo Fontana e chiudersi stamattina al bivio della Croce. Un crocevia che congiunge i quartieri di Tiberio, Sopramonte e di Matermania. L'obiettivo che si erano fissati i consiglieri è stato raggiunto ed oltre mille firme sono già state raccolte, ed altre i consiglieri di minoranza contano di aggiungerle con la dimostrazione di oggi. Per attrare l'interesse dei cittadini sono stati distribuiti Volantini che annunciavano l'iniziativa sono stati distribuiti alla cittadinanza con lo slogan “Capri si ribella alla Tasi e “a favore – è scritto nei manifesti – della precisa e puntuale proposta che sarà presentata venerdì 10 Ottobre all'assise del Consiglio Comunale, dove il gruppo consiliare guidato dall'ex vicesindaco Marino Lembo e composto dall'ex assessore al Bilancio Salvatore Ciuccio e due nuovi componenti che hanno dato vita alla formazione, Paola Mazzina e Ludovica Di Meglio, hanno annunciato di dare battaglia sull'argomento, ritenendo che le motivazioni che sono state addotte dall'amministrazione, che oggi guida il paese, a sostegno della decisione non trovano fondamento nemmeno nelle ventilate esigenze di bilancio.” Un accusa che viene respinta dalla maggioranza che ha imposto la Tasi su chi ha un reddito ISEE superiore a 25000 euro e spiegano in un documento rilanciato sul web, “che la Tasi si pagherà solo sulle case cosiddette di lusso. Inoltre – spiegano gli amministratori – la Tasi è stata distribuita sulle varie categorie di immobili. E' stata quindi fatta una scelta, e per noi per adesso l'ISEE è il criterio più giusto perchè è un indice che tiene conto di vari fattori, non solo il reddito ma anche il numero di familiari, le proprietà immobiliari ed mobiliari, come titoli, soldi in banca, barche e auto. L'ISEE tra l'altro è l'indicatore che la legge impone di considerare ai fini delle agevolazioni di qualsiasi tipo, e forse anche il più giusto che attualmente si possa considerare – Un concetto ribadito nel documento dell'amministrazione comunale – anche se la complessità pone difficoltà applicative che considereremo nel futuro, non esiste ad oggi una mappatura ISEE della cittadinanza e pertanto -è sottolineato nel documento dell'amministrazione, non si poteva stabilire una soglia più alta prima di avere dati certi che invece quest'anno avremo.” Sul fronte dell'opposizione si ribadisce invece la diversa valutazione fatta dai due comuni, rilanciano i consiglieri di minoranza “diversamente dai cittadini anacapresi, i cittadini capresi dopo più di vent'anni dovranno tornare a pagare un'ingiusta e gravosa imposta sulla prima casa, cioè la Tasi”