Capri –
E’ durata meno di 24 ore la vacanza caprese per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ieri, a bordo la motonave veloce di linea della Caremar “Isola di Capri”, alle 15.35 è ripartito da Capri. E, anche se breve, intenso è stato il soggiorno del capo dello Stato che, dopo il relax dell’arrivo di venerdì, è iniziato ieri di buon mattino quando con un’auto elettrica è arrivato a Villa San Michele, sede della fondazione cui sovrintendono l’Accademia Reale e l’Istituto per gli studi classici di Svezia, dove ad attendere la coppia presidenziale c’era il nuovo sovrintendente e console di Svezia Staffan de Mistura con sua mogie Genevieve. Il console svedese aveva invitato a Capri e a Villa San Michele il Presidente della Repubblica che, con la sua presenza, ha testimoniato l’importanza che assume la fondazione che dovrà diventare un punto di incontro e un centro culturale per unire il nord e il sud d’Europa aprendosi anche alle culture del Mediterraneo. De Mistura ha illustrato al presidente Napolitano le attività internazionali che andrà a intraprendere la fondazione Axel Munthe sotto il suo consolato. “L’aver accolto il mio invito – ha detto Staffan de Mistura – è stato un grande onore ed anche un motivo d’orgoglio per le attività culturali, politiche ed economiche che sicuramente andremo ad avviare nell’isola di Capri e all’interno della villa che incarna lo spirito internazionale così come era nelle intenzioni del suo fondatore, il medico-scrittore Axel Munthe”. Il tempo a Villa San Michele era quasi rarefatto, intorno al Presidente e a sua moglie Clio in un clima di affettuosa cordialità si sono intrattenuti amabilmente oltre a de Mistura e sua moglie Genevieve anche l’ambasciatore di Svezia Ruth Jacoby e i sindaci di Capri e di Anacapri, Gianni De Martino e Franco Cerrotta, che sono saliti nella casa-museo anche se la visita era in forma strettamente privata a portare il saluto loro personale e delle due comunità. Il primo cittadino di Anacapri, poi, ha donato a Giorgio Napolitano una penna tricolore, che era stata realizzata appositamente per Napolitano con sopra incise le sue iniziali. Un dono simbolico che era stato preparato in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia e che non era stato consegnato a Napolitano perché dal 2011 non era più giunto sull’isola. Nel corso della breve visita, il Presidente ha percorso i viali del giardino che è tra i più bei parchi d’Italia, ha visitato la cappella, la loggia delle sculture e non ha resistito al rituale beneaugurante tocco della sfinge. De Mistura ha detto al Presidente che Villa San Michele, di proprietà dello stato svedese, entro un anno potrebbe essere sede di una scuola di formazione diplomatica per i giovani leader politici dell'area mediterranea e tra i progetti c’è quello di ospitare uno degli incontri tra capi di stato o di governo nel corso del semestre Ue di presidenza italiana. Un programma che ha colto l’interesse del presidente Napolitano che nel lascare la villa e salutare de Mistura ha detto che Villa San Michele si appresta ad avere “un ruolo ancora più importante di quello che ha avuto in passato”e prima di salire sulla macchinetta elettrica che lo ha riportato in albergo, ancora strabiliato dalla bellezza del luogo, ha detto ai turisti che sostavano all’esterno e che gli hanno rivolto un applauso, “Villa San Michele è un posto magico”. E a un giornalista che gli ha chiesto cosa ne pensasse della dichiarazione del presidente della Bce Mario Draghi sui segnali di ripresa della nostra economa, il Presidente della Repubblica ha risposto: “Non so ancora cosa abbia detto Draghi, ma è indubbio: ora c’è più fiducia”.