Anna Maria Boniello. Capri – Blitz dei Carabinieri di Capri in un grande e spazione fondo agricolo, in una zona lontana dal centro. Nella contrada di Tiberio, poco distante dai ruderi di Villa Jovis nella parte alta dell’isola a strapiombo sul mare. I militari della Stazione di Capri, nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comandante Michele Sansonne per la lotta all’abusivismo edilizio, hanno scoperto il maxi abuso che ha portato a far scattare i sigilli su una serie di manufatti per un superficie complessiva di circa cinquecento metri quadrati. Si tratta di tre corpi di fabbrica distanti fra di loro tra i quali l’originale abitazione, una piccola villetta su due livelli, preesistente, e che era stata ampliata ed oggetto di istanza di condono nel 1985. Al corpo di fabbrica originale poi si sono aggiunte una serie di strutture, che sono state poste sotto sequestro dai militari perché risultanti tutte abusive, tra i quali alcuni manufatti in muratura che venivano adibiti a cantina, lavanderia, e depositi. All’interno del fondo erano state anche realizzate tettoie per il deposito di attrezzi, ed erano stati pavimentati diversi metri quadrati di terra battuta. Nell’area, di circa 800 metri quadrati, erano stati realizzati anche alcuni manufatti in muratura e legno da adibire a rimessa, ed una serie di piccoli locali tecnici ed un ricovero per cani. All’interno della proprietà, un ampia zona verde i militari hanno anche riscontrato che era stata realizzata, lungo un’estensione di terreno di circa 450 metri quadrati, una serie di vialetti d’accesso alle strutture, e infine, su un’area a strapiombo sul mare, era stato pavimentato, trasformandone l’assetto, uno slargo mutando la sua destinazione d’uso in belvedere privato con vista mozzafiato a strapiombo sul mare. Gli abusi rilevati dai Carabinieri erano stati tutti realizzati in un’area sottoposta a vincoli di tutela paesaggistica ed ambientale per cui è scattato il sequestro per l’intera proprietà. Alla famiglia che abitava la villetta a due piani, dopo il provvedimento di sequestro è stata concessa la facoltà d’utilizzo a scopo abitativo. Sulle altre strutture, invece, sono stati apposti i sigilli e l’intera area è stata dichiarata sotto sequestro. I Carabinieri hanno poi denunciato a piede libero tre persone, tra cui l’amministratore della società a cui è intestata la struttura, un uomo di 75 anni e sua moglie, unitamente ad un sessantenne, che viveva nell’immobile. Ieri mattina, dopo gli accertamenti negli uffici tecnici del Comune, gli atti sono stati depositati in Procura, e consegnati al pool della Sezione Antiabusivismo, coordinata dal Procuratore Aggiunto Aldo de Chiara per la convalida del sequestro.