Anna Maria Boniello. Capri – Il colpo di fulmine tra Lucio Dalla e Capri scoppiò negli anni ’70 in una edizione del Cantagiro che lo vide protagonista in piazzetta insieme ai giovani cantanti di quegli anni, alcuni dei quali nel tempo sono diventati icone della musica italiana. Un amore, una passione che non ha subito mai crisi, ma che anzi ha portato Lucio sulla rotta del mare del Golfo, a scoprire ed amare dello stesso amore le perle che la circondano. A Capri aveva stretto una serie di amicizie, e tra queste la più cara era quella che lo legava a Tonino Cacace, il patron del lussuoso albergo Capri Palace con il quale condivideva l’amore per l’arte contemporanea e per il mare. L’elemento naturale in cui Lucio si trovava più a suo agio, e che solcava con le sue barche, veri e propri house-boat e studi di incisione galleggianti. E del mare che circonda Capri, Lucio, l’artista, il poeta, il musicista, conosceva ogni ansa nascosta e spiaggetta irraggiungibile ai più. Ma l’uomo Dalla amava soprattutto frequentare e conoscere la gente del luogo. Lino di Paolino, non era per Lucio solo il proprietario di uno dei ristoranti più trendy ed alla moda, ma l’amico con il quale trascorrere lunghissime ore prima di tornare a bordo al suo “Brilla e Billy” la sua barca-studio sempre ormeggiata alla banchina del porto di Marina Grande durante i suoi blitz prima dalla Marina di Sorrento o negli ultimi tempi dal Porto di Castellammare di Stabia. E Capri volle ricambiare questo amore. I fratelli Damino, organizzatori del Premio Faraglioni, nel teatro dello storico Grand Hotel Quisisana gli assegnarono nel 2004 l’ambito riconoscimento che gli fu consegnato da Mario Morgano, patron del Grand Hotel, alla presenza di un guru del cinema quale è stato Dino De Laurentiis. E come dimenticare il lungo sodalizio di amicizia vera che ha legato non solo all’isola, ma anche al personaggio che ne porta il nome, quale Peppino di Capri, a cui Lucio anticipava il suo arrivo sull’isola telefonando a casa di Capri per farsi preparare gli spaghetti e poi lasciarsi finalmente andare, lontano da occhi e flash indiscreti a cantare con Peppino i brani che li avevano resi entrambi famosi e quelli inediti che sarebbero stati lanciati a breve sulle piazze internazionali. L’episodio più bizzarro che caratterizza il legame fra Peppino di Capri e Lucio Dalla fu quello della benedizione che Lucio volle dare ad Edoardo, il figlio di Peppino, che a pochi giorni dalla nascita ricevette da Lucio un vero e proprio “battesimo dell’arte” con le parole pronunciate da Dalla “tu diventerai un musicista”. Parole profetiche che vedono oggi Edoardo esibirsi come chitarrista solista in una band di successo.