Anna Maria Boniello. Capri. Sta diventando un vero e proprio problema sociale ed economico il mercato delle locazioni sommerse a Capri. Un fenomeno sempre più dilagante che le forze dell’ordine cercano di arginare mediante controlli incrociati tra guardia di finanza, carabinieri, polizia di stato e vigili urbani che da alcuni mesi, in sinergia tra loro, stanno redigendo una vera e propria mappatura della situazione abitativa sull’isola. Il mercato delle locazioni in nero a persone che lavorano a Capri, sta diventando per molti un vero e proprio business che sfiora cifre da varie centinaia di migliaia di euro l’anno. Per un posto letto in un appartamento di 76 mq, che può ospitare sino a quattro persone, si pagano da 200 a 300 euro mensili ciascuno. Questi prezzi si riferiscono agli stranieri in possesso di permesso di soggiorno, per i clandestini i prezzi variano secondo la tipologia dell’abitazione e possono toccare punte che arrivano fino a 500 euro al mese a posto letto. In molti casi l’abitazione viene concessa in fitto ad un cittadino comunitario o extracomunitario in possesso di permessi regolari e si consente poi l’utilizzo alla convivenza di cittadini stranieri non in regola col permesso di soggiorno. Un andazzo che le forze dell’ordine isolane cercano di far venire allo scoperto mediante ispezioni nelle prime ore del mattino o all’uscita dai posti di lavoro. Il mercato sommerso di questo tipo di fitti, oltre a provocare danni all’erario dovuti ad una maxi evasione, comporta in particolare i rischi di far arrivare sull’isola persone di dubbia provenienza, difficilmente controllabili, con documenti non in regola, che sul luogo possono dedicarsi facilmente ad attività illecite, proprio perché non è possibile localizzare il loro luogo di residenza. Dopo i furti di questa estate c’è stato un grosso giro di vite che ha visto mettere in campo una task force che ha portato agli esiti favorevoli di ieri con l’arresto di due malviventi che avevano fissato la loro base proprio in un’abitazione di Anacapri, fittata loro al nero dalla proprietaria. Nonostante le severe norme della legge che in questi casi prevedono pene severe che arrivano sino al sequestro dell’abitazione. Sul fronte delle locazioni delle seconde case a Capri, dopo gli episodi di ieri, ora sono in molti a temere i controlli in particolare quelli che non hanno adempiuto alla normativa prevista che indica oltre agli spazi minimi da utilizzare anche l’obbligo di registrare il contratto di fitto ed indicare alla polizia e agli uffici comunali le generalità degli occupanti, sia del titolare del contratto che delle persone, ospiti o non, che occupano l’appartamento.