Anna Maria Boniello. Capri – A distanza di un anno esatto dalla sua scomparsa, che avvenne il 24 Aprile 2010, Roberto Ciuni regala un’altra perla che va ad aggiungersi alla bibliografia dell’isola di Capri, a cui lo scomparso giornalista e scrittore, ha contribuito con saggi ed opere che riguardano la storia antica e recente dell’isola. L’ultimo libro a cui Roberto Ciuni ha dedicato lunghi anni di ricerche e studi, uscito in questi giorni, si intitola “Lettere al ‘Times’ da Capri Borbonica” per le Edizioni La Conchiglia, e si avvale della prestigiosa cura di Ernesto Mazzetti. Già sottotitolo “Le corrispondenze di Henry Wreford che mutarono l’opinione politica d’Europa sul Regno delle Due Sicilie” si intuisce la tematica che affascinò Roberto Ciuni, che facendo leva sulla sua natura di grande cronista, ha fissato nelle circa trecento pagine, corredate da stralci di documenti e foto storiche, un pezzo della nostra storia che va, attraverso la vita di Wreford, ad incastonarsi con la storia di Capri. Le pagine scritte da Ciuni, infatti, partendo dalla vita del giornalista inglese che come inviato seguiva Garibaldi e i suoi Mille , e inviava le sue corrispondenze al Times, alzano il sipario sulla figura di Wreford che fa emergere, in un’Italia ancora non unita, la vera missione del corrispondente di guerra che non faceva mistero delle sue idee anti-borboniche influenzando con i suoi scritti l’opinione pubblica britannica. E’ in questo scenario di patriottismo e di guerre che Ciuni fissa la figura di Wreford e la sua vita privata. Infatti lo scrittore britannico, agiato e benestante, quando arriva sull’isola fu subito colpito da vero amore, sia per le bellezze del luogo che per l’aria anticonvenzionale che si respirava sul territorio. E da Capri Henry Wreford mantenne i contatti con tutto il mondo esterno, si innamorò di una donna del posto, Brigida Scoppa di una famiglia conosciuta e benestante, e fu questo il motivo per il quale Wreford decise di stabilirsi definitivamente sull’isola. Wreford si stabilì definitivamente in una delle più belle ville di Cesina, Villa Croce, che oggi porta il nome di Villa Sarah, dal nome di una delle nipoti preferite. Nell’atrio del Comune, a ricordare che Wreford fu il primo straniero a stabilirsi sull’isola, ancora oggi campeggia una lapide con la scritta “A Enrico Wreford, di nascita inglese, italiano di cuore, primo fra gli stranieri a stabilire dimora, prescelse quest’isola e ne fece proprie le gioie, le sventure, le glorie e le speranze”. Ed oggi le spoglie di Wreford, primo cittadino straniero a dimorare sull’isola, riposa nel cimitero acattolico di Capri. Il libro di Ciuni ha voluto far conoscere ai contemporanei la storia di quest’uomo attraverso una quegli episodi inediti e sconosciuti ai più che si sono incontrati con la storia e che svelano fatti legati alle imprese di Garibaldi, ma anche ai collegamenti ed agli appoggi stranieri antiborbonici che arrivavano a quei rivoluzionari a cui era stato affidato il compito di costruire la nuova Italia. E l’impegno che Roberto Ciuni ha profuso nella sua ricerca era legato proprio alla volontà che il libro su Wreford venisse pubblicato in occasione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia e, grazie all’impegno della moglie Eugenia e di Ernesto Mazzetti, suo amico da sempre che con estremo rigore ha curato l’edizione rispettando i tempi che imponeva la volontà espressa da Ciuni, il libro ha visto la luce proprio nei tempi voluti e per una strana ironia della sorte, nello stesso mese in cui il Direttore Ciuni ci ha lasciati.