Anna Maria Boniello. Capri – Non c’è nessun capannello di curiosi, come accade spesso in queste occasioni, all’esterno dell’abitazione della donna il cui cadavere è stato ritrovato senza vita in una pozza di sangue. Il “fatto” sembra scivolare addosso ai residenti della zona, dove la presenza della coppia entrata a pieno titolo nelle cronache dei mass media è passata quasi inosservata. In una Via Camerelle diversa dall’iconografia cui si è abituati con le boutique chiuse e le loro vetrine oscurate da fogli di carta da imballaggi, solo pochi passanti che tirano dritto davanti al piccolo cancelletto in ferro all’ombra di una bouganville, che immette nello strettissimo budello che porta nell’abitazione della sfortunata radiologa napoletana , che è stata posta sotto sequestro dal magistrato, che vuole vederci più chiaro nella strana ed intricata vicenda. Anche il Sindaco Ciro Lembo nel commentare i fatti liquida in un secco commento l’episodio che ha portato l’isola al centro delle cronache : “E’ un caso umano – dice il primo cittadino – che forse ha origine in un malessere di fondo, ed ha suscitato un’eco mediatico solo perché avvenuto a Capri. L’isola ed i suoi abitanti sono comunque totalmente estranei ai fatti.