Fonte: Metropolis
di Marco MIlano
CAPRI – Capri per il “diritto alla bellezza”. L’isola azzurra che anche nei giorni di ottobre ha confermato, ancora una volta, di essere meta privilegiata di turisti e viaggiatori e di essere amata dai turisti dei cinque continenti, si è confrontata sui “lineamenti giuridici ed economici del diritto alla bellezza, tra sviluppo sostenibile e connessioni territoriali”. L’occasione è stata la seconda giornata di studi “Capri-Bonito”, due località campane unite da un patto sinergico per un terziario che guarda con lungimiranza al futuro. E così in una domenica che ha confermato come l’isola azzurra sia una località ambita e gettonata e che ha fatto delle sue meraviglie naturali una bellezza unica al mondo che ogni vacanziere desidera di vedere, nella “Sala Luigi Pollio” del Centro Congressi di Capri si sono riuniti istituzioni, docenti universitari, industriali, esperti del settore partendo dal concetto che “attraverso il diritto alla bellezza, valorizzando le connessioni territoriali e le specificità di ogni luogo”, mettendo insieme località sensibili all’aspetto estetico e al valore del patrimonio artistico, naturale e storico, come Capri e Bonito, si possono creare sinergie utili ad uno sviluppo sostenibile. “I canoni giuridici del diritto alla bellezza tra sviluppo territoriale ed economico” a cura di Antonella Miletti docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, “Sistemi di imprese e sviluppo del territorio: il destination Management” relazione di Valentina Della Corte docente della “Federico II” e responsabile del corso di laurea “Hospitality Management” ma anche “Il mito del paesaggio caprese” di Fabio Mangone, docente sempre dell’ateneo federiciano sono stati alcuni dei temi lanciati dall’isola azzurra. Inoltre, tra gli altri anche “Turismo esperienziale tra realtà locali e connessioni territoriali” con Lorenzo Coppola, presidente Federalberghi di Capri. Intanto la settimana che inizia oggi a Capri registra ancora un successo straordinario con una percentuale di occupazione turistico-alberghiera di oltre il settanta per cento.