Mariano Della Corte.
Capri – La chiesa del Santissimo Salvatore di Capri, dopo anni di inattività religiosa, riapre al culto e riprende le sue funzioni liturgiche e associative. Il luogo di culto, meglio conosciuto dai capresi come chiesa di S.Teresa, con l'annesso convento delle Teresiane, occupa il sito di una preesistente chiesetta. Fu costruita nel XVII secolo tra il 1661 ed il 1685, su progetto di Dionisio Lazzari, per volere di Madre Serafina, la beata carismatica e asceta, di origini capresi, che diresse il monastero e incarnò il fervore religioso nell’isola di tutto il Seicento. A ridare nuova linfa al sacro edificio è stato il parroco dell’isola don Carmine del Gaudio, che già la scorsa domenica alle 10.30 ha celebrato la santa messa a cui hanno partecipato fedeli di ogni età. “Il rito delle 10.30 di ogni domenica- spiega don Carmine del Gaudio – è dedicato ad adulti e bambini, i piccoli fedeli, che sotto le antiche navate, potranno, in uno spazio a loro dedicato, giocare mentre i loro genitori seguono la funzione.” Diverso sarà anche il modo con il quale Don Carmine celebrerà la messa per grandi e piccoli: proprio al centro della navata è stato posto un grande tavolo rettangolare, attorno al quale, oltre al sacerdote officiante siedono i fedeli che interloquiscono con il loro parroco sulle parole del Vangelo. Ma non solo riti liturgici saranno celebrati all’interno dell’antichissima chiesa del SS. Salvatore, proprio in questi giorni di Carnevale è stato inaugurato il “lab-oratorio” intitolato a Don Angelo di Pino. Lo scomparso sacerdote caprese che ha insegnato religione in tutte le scuole dell’isola a diverse generazioni fino agli attuali settantenni isolani e veniva definito il Don Bosco caprese, proprio perché attraverso le sue attività di oratorio e sociali era stato un punto di riferimento nella chiesa del SS. Salvatore.