Anna Maria Boniello. Capri – Continuano le giornate nere dei trasporti marittimi nel golfo. Ieri ad aumentare i disagi agli utenti delle vie del mare, residenti, pendolari e studenti, migliaia di passeggeri che viaggiano fra Ischia, Capri, Procida, si sono aggiunte anche le pessime condizioni atmosferiche in virtù della forte libecciata che per l’intera giornata ha flagellato le coste con raffiche di vento che hanno superato i 23 nodi. Primi a fermarsi ed a non mollare gli ormeggi, da tutte le località isolane sono stati i mezzi veloci, aliscafi, catamarani e jet bloccati nei porti a causa delle pessime condizioni meteo marine. E viste le condizioni del tempo che man mano sono andate peggiorando nel corso della giornata, anche per traghetti e motonavi si sono registrate le cancellazioni di alcune corse. Sono state cancellate dai porti di partenza sei corse fra navi traghetto, motonavi veloci ed aliscafi, e la nave lenta ha mollato gli ormeggi da Capri in direzione Napoli alle 17.00 in punto, mentre è rimasta ormeggiata alla banchina di Marina Grande il traghetto veloce Isola di Capri che ha mantenuto le corse solo con Sorrento. Sono stati a rischio cancellazione tutti i collegamenti serali con le isole. Si addensano nubi sempre più pesanti anche sul fronte dello sciopero indetto dai lavoratori marittimi di Filt-Cgil Campania che hanno cominciato finalmente a percepire alcuni anticipi sugli stipendi arretrati. Infatti la sezione amministrativa della Caremar ha informato il personale che dopo aver ricevuto dalla Regione una tranche dei contributi regionali sta procedendo ad effettuare i pagamenti arretrati. I pagamenti saranno divisi in due quote in attesa dello sblocco di altri fondi per effettuare il conguaglio. Una soluzione però che non è andata giù al sindacato che immediatamente ha replicato a mezzo comunicato a firma di Emanuele Fernicola della segreteria regionale del dipartimento marittimo portuale che ha dichiarato : “Come volevasi dimostrare la Caremar a tutt’oggi ha le risorse per pagare sono una quota parte delle spettanze di dicembre che sono state ottenute unicamente grazie alla disponibilità ed alla lotta da parte degli equipaggi. Nessuna garanzia – denuncia il sindacalista – ci è stata data per la totalità dello stipendio di gennaio già maturato, così come sul decreto regionale di sostegno all’azienda fino al mese di Giugno, senza il quale siamo già da oggi a rischio fallimento.” Inoltre il documento del sindacato denuncia che il bunker effettuato sulle navi basta appena per 48 ore di autonomia, una situazione che ha indotto il sindacato a non interrompere lo sciopero che continuerà per trenta giorni fino alla data fissata in precedenza. Intanto a Roma si è svolta l’audizione dei presidenti dei Forum dei Giovani di Capri ed Anacapri Roberto Bozzaotre e Luca della Femina che erano stati convocati presso la sede dell’ dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a causa del ricorso presentato dai forum in cui veniva chiesto all’Antitrust di esprimersi per l’annullamento della gara di aggiudicazione a privati per l’ex società pubblica di navigazione Caremar.