L' Ing. Gianni De Martino, candidato sindaco della “PrimaVera”, che ha diretto l’ufficio tecnico comunale per diversi anni, per la prima volta si presenta alla competizione amministrativa.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
“Il malcontento raccolto e la necessità di proporre un nuovo modo di fare politica. I capresi sono stanchi della classe dirigente uscente che da oltre trent'anni ha gestito un territorio senza trovare adeguate soluzioni ai principali problemi dell'Isola. I problemi li può risolvere solo chi li deve affrontare quotidianamente. Solo la professionalità e l'entusiasmo di un gruppo di persone, libere da dipendenze e condizionamenti, che rappresentano tutte le categorie sociali del territorio, potrà scuotere il paese da quell'assuefazione, e forse rassegnazione, che ci sta progressivamente sovrastando. Io quel gruppo di persone l'ho trovato e con loro porremo le basi per la nuova partenza di Capri”.
A quale problema inserito nel suo programma darà priorità?
“E' difficile parlare di priorità di fronte ai tanti problemi che ci affliggono. Ma alla base di tutto c'è la volontà di riconquistare, per i capresi, un territorio da troppo tempo oggetto di aggressione di interessi estranei all'Isola. Ridare rilancio della macchina burocratica comunale, sostenere ed agevolare fino in fondo il completamento del progetto Terna a tutela della salute dei cittadini e della qualità dell'energia, pretendere il pagamento dei canoni per l'occupazione dei suoli comunali utilizzati da Sippic e Funicolare per garantire il trasporto pubblico gratuito per anziani, studenti e diversamente abili. La questione ospedale, i collegamenti marittimi, il rilancio del turismo, la sistemazione o il completamento delle più importanti infrastrutture quali il porto, il palazzetto dello sport, i mercati comunali, la riqualificazione urbana. Non si può fare una classifica di priorità. Saremmo dei bugiardi. Ma la certezza che vogliamo dare ai cittadini è quella dell'impegno, della nostra continua presenza sul territorio e in tutte le sedi istituzionali dove si decidono le sorti dei capresi”.
Quale futuro sogna per Capri?
“Garantire dignità al cittadino perché il diritto non deve essere più scambiato per favore. Solo così Capri potrà tornare quel paese sereno e produttivo che ha contraddistinto la nostra tradizione, la nostra ospitalità, la nostra professionalità, la nostra economia in tutto il mondo. Facciamo che Capri torni ad essere veramente quella Capri che tutti noi desideriamo”.