Anna Maria Boniello. Capri – Siamo arrivati alle ultime battute che porteranno alla posa del cavo sottomarino per il collegamento di energia elettrica dell’isola di Capri alla stazione di Torre Annunziata. L’elettrodotto di Capri è inserito nel progetto “Insula”, un network di cavi sottomarini tecnologicamente avanzati, compreso nel piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale da parte di Terna che attraverso una rete di cavi sottomarini fornirà energia alle piccole ed alle grandi isola italiane dalla Sardegna alla Sicilia, l’isola d’Elba, Corsica e le isole della laguna veneta. Il cavo, che sarà posato a breve nelle acque del golfo, fornirà l’energia sottomarina, collegando Capri con Torre Annunziata. Da qui L’ordinanza, firmata dal Tenente di Vascello Alessandro Sarro, pubblicata il 15 Maggio, che stabilisce che sino al 30 maggio proseguiranno le indagini sottomarine definitive e preliminari alla posa del cavo per il collegamento di energia a 150 kV tra Capri e Torre Annunziata. Per evitare che lungo il corridoio d’indagine, che rientra nel circondario marittimo di Capri, le operazione vengano intralciate o disturbate dal passaggio di natanti ed imbarcazioni, l’ordinanza fino a quella data impone alcune misure di sicurezza, e tra queste il divieto di navigazione, ancoraggio o sosta di qualsiasi unità, sia di diporto che professionale, ad un limite non inferiore di 200 metri dal mezzo nautico che la società impiega nel corso delle operazioni che riguardano le acque di Capri. L’ordinanza proibisce anche la balneazione e le immersioni con qualunque tecnica, così come vieta di svolgere attività di pesca di qualunque natura, e tutte le attività connesse all’uso del mare, se non espressamente autorizzate. Non sono soggette al divieto i mezzi navali che fanno capo alla società incaricata delle indagini, le imbarcazioni della Guardia Costiera e delle forze di polizia, o altre unità militari. Regole precise sono state fissate anche per l’ingresso e l’uscita delle navi di linea nel porto di Capri che devono tenersi ad una distanza di sicurezza dalle unità navali e dal personale impegnato nelle operazioni sottomarine. Le indagini geofisiche sono state affidate ad un moderno e innovativo veicolo subacqueo, un sottomarino a comando remoto che porta a bordo bracci meccanici e telecamere per i rilievi da eseguire sott’acqua, i cui risultati sono poi trasferiti sulla motonave Ferrandina che viene utilizzata come base d’appoggio in superficie, mentre il robot subacqueo opera sotto il livello del mare. Il corridoio subacqueo, dove sarà posizionato l’elettrodotto sottomarino comprende una distanza di 30 chilometri tra Torre Annunziata e Capri ad una profondità massima di 120 metri circa. Un chilometro invece è la distanza che dovrà collegare il cavo in superficie alla stazione di trasformazione dell’energia elettrica. Stando all’ordinanza della Capitaneria di Porto i tempi per la posa dell’elettrodotto fra Capri e Torre Annunziata vanno sempre più accorciandosi, e la società Coastal Consulting, che effettua le indagini geofisiche, presto passerà la mano alla Prismian, la società incaricata che eseguirà, non appena saranno terminate le indagini, la posa del cavo che porterà sull’isola l’energia elettrica dalla terraferma.