Anna Maria Boniello – Capri. Avvisi e manifestini sono stati affissi in tutto il centro storico per destare l’attenzione di abitanti e turisti sull’avvelenamento dei gatti in località Sant’Anna. “Avvisiamo tutti i residenti della zona – è scritto su uno dei volantini – che la nostra Associazione ha trovato tre gatti avvelenati e purtroppo deceduti, e pertanto si invita tutti a porre la massima attenzione ai propri bambini ed ai propri animali domestici, e segnalare pertanto all’autorità eventuali sospetti di esche avvelenati.” L’avviso lasciato dall’associazione ha immediatamente fatto registrare una serie di veementi reazioni, e tra questa quella accorata Silvia De Gregorio, animalista, abitante di Sant’Anna, che dice “Dei tre gatti oggi assassinati, due li avevamo chiamati Tracheotta e Certosino. Tracheotta due anni fa l’avevamo curata per una bronchite cronica con tanto amore, e per quel che può contare, anche con i soldi di noi volontari e di chi ci sostiene, per poi vederla morire fra le nostre braccia in pochi minuti”. “Entrambi li avevamo sterilizzati – riprende un’altra abitante del quartiere Antonella De Gregorio – perché noi, sempre grazie all’aiuto di chi ci sostiene con tutti i contributi, sterilizziamo le colonie feline per non farle espandere troppo e non esporre i nostri migliori amici alla deficienza omicida di chi li vede solo come fonte di sporcizia e di fastidio.” E la notizia arrivata in terraferma ha anche fatto sollevare le reazione del responsabile dei Verdi Ecologisti Francesco Borrelli, che denuncia come nelle località turistiche ogni anno i gatti vengono uccisi a centinaia. “Nei confronti dei gatti – dichiara Francesco Emilio Borrelli, insieme a Patrizia Cipullo degli Animalisti in Movimento – nelle località turistiche c’è un grave accanimento. Lo scorso anno a Sorrento ne vennero uccisi una decina e l’istituto zoo profilattico accertò che erano stati avvelenati con zinco-fosfuro. Purtroppo ad oggi nessuno di questi criminali è stato assicurato alla giustizia. Invitiamo la cittadinanza a segnalare subito questi assassini che spesso sono proprio dei killer pervertiti che amano vedere agonizzare gli animali e li riprendono mentre muoiono.” “L’avvelenamento degli animali non è solo un reato penale – dice l’avvocato Alessandro Esposito dello studio legale che ha presentato l’esposto – è un’ esempio di inciviltà e mancanza di rispetto per la vita animale e di chi si prende cura di loro. Ma è anche un atto di incoscienza del pericolo cui si sottopongono anche tutti quelli che si trovano a passare vicino alle dannate esche avvelenate, che alcuni codardi lasciano vilmente per strada”.“Non è la prima volta che in estate si trovano gatti avvelenati – denuncia un altro cittadino di Capri – ancora ricordiamo che qualche anno addietro trentatre carcasse di gatto furono trovate a Marina Piccola, mentre quest’estate tre a Palazzo a Mare, e questi ultimi nel pieno centro storico.”