Anna Maria Boniello. Capri – Una frana di notevoli dimensioni ha colpito ieri mattina via Pizzolungo a Capri, interdetta dai Vigili del Fuoco per motivi di sicurezza e per timore di ulteriori crolli e cedimenti una delle passeggiate simbolo dell’isola. Una zona lontana dal centro e immersa nel verde dove si gode un eccezionale panorama che spazia dai Faraglioni a Villa Malaparte e che porta ad uno dei luoghi più suggestivi dell’isola, la grotta di Matromania, congiungendo il belvedere di Tragara con l’opposta zona alta dell’Arco Naturale. Nelle prime ore della mattinata un basso muretto che delimita un tratto di strada, all’altezza proprio dei Faraglioni, è franato a valle assieme ad una grande mole di terreno e vegetazione. Un ampio segmento di circa dieci metri di lunghezza che è precipitato lungo il costone per una cinquantina di metri, trascinando con sé oltre al terreno anche sterpaglie, cespugli ed alberi che sono arrivati quasi fino al mare. Alcuni delle poche persone che percorrono d’inverno quella strada hanno allertato i Vigili del Fuoco del locale distaccamento segnalando quanto accaduto. Una squadra si è immediatamente recata sul posto per verificare lo stato dei luoghi, assieme ai tecnici comunali ed al personale della Gori, la società che gestisce le risorse idriche sull’isola, visto che la frana ha danneggiato alcune condutture dalle quali dopo lo smottamento si è sprigionata una piccola cascata d’acqua, che lungo tutto il costone arrivava fino a mare. Anche gli uomini della Capitaneria di porto sono stati avvertiti dell’incidente e da mare hanno potuto fornire ulteriori valutazioni sullo smottamento, dato che dal costone non era possibile vedere nello strapiombo fin dove erano arrivati i detriti. Fortunatamente a parte il problema alla conduttura idrica non si sono registrati altri danni né alle ville vicine né a persone. Sulle cause dello smottamento sono in corso accertamenti, ma si ipotizza che i motivi della frana siano da imputare ad infiltrazioni di acqua dovute alle copiose piogge che sono cadute sull’isola nelle scorse settimane. Il tratto di strada, delimitato dal nastro apposto dai Vigili del Fuoco, rimane off limits finchè non saranno posti in atto tutti gli interventi di messa in sicurezza. Fortunatamente l’episodio si è verificato durante l’inverno in un periodo dell’anno in cui la strada è poco frequentata, vista la scarsità di turisti, che invece durante i mesi estivi si avventurano in quell’itinerario panoramicissimo e remoto, lungo il quale sono presenti ville di prestigio, non ultima la celebre “Casa come me”, la dimora dall’inconfondibile silhouette rossa, arroccata su Punta Massullo e dirimpettaia ai Faraglioni ed allo scoglio del Monacone che fu il buen retiro di Curzio Malaparte nei suoi anni capresi. Ma anche in inverno molti capresi non rinunciano a quella che è una delle passeggiate più belle e più conosciute fra la popolazione locale che si snoda in un serpentone che alterna tratti immersi nella vegetazione ed alcuni praticamente a picco sul mare, fino alle più di trecento scale che conducono alla Grotta di Matermania, che ai tempi romani era un luogo di culto dedicato al dio Mitra. E proprio su quelle scale si verificò nel marzo del 2013 un altro episodio franoso, con un tratto del muretto che si sbriciolò letteralmente, ma che fu poi messo subito in sicurezza in pochi giorni. Pochi mesi dopo, a dicembre alcuni frammenti di roccia caddero lungo la strada non molto distante dalla frana di ieri mattina, ed anche allora furono alcuni passanti ad accorgersene. Le cause anche in quel caso furono individuate nell’infiltrazione di acque piovane. Visti questi continui episodio dovuti anche a dissesto idrogeologico è necessario quindi avviare un piano di capillare monitoraggio e messa in sicurezza di questi luoghi che con la loro bellezza contribuiscono al mito dell’isola.