Focus
di Massimo Maresca
Coronavirus: a Capri prevenire è meglio che curare
In queste ore messaggini che spingano all’allarmismo non servono. Ciò che conta sono due cose sull’isola più bella del mondo: la prevenzione e un sano comportamento civico.
Da qualche giorno è stata montata anche a Capri, presso l’ospedale Capilupi, la tenda della protezione civile, atta a svolgere funzione di pre-triage, dedicata appunto ai casi sospetti di Coronavirus. Tutto qua. Per cui un sospetto viene per prima cosa accolto in quella tenda (nella foto).
Come sono fatte le tende? In genere dovrebbero essere dotate di acqua, luce, climatizzazione, un lettino e un frigorifero per i farmaci. Una cosa semplice ma importante, per ospitare al meglio chi eventualmente fosse sospetto di malattia.
Detto questo, ciò che conta davvero è una buona prevenzione, vale a dire il famoso ‘lavarsi le mani’, ‘coprirsi quando si starnutisce o si tossisce’, ‘farsi almeno una volta al giorno una lavata generale’… Insomma cose normali, ma con più attenzione. Eh sì… perché l’attenzione evita di essere con superficialità o infettati oppure portatori eventualmente del virus stesso, che non per forza manifesta sintomi significativi. Prevenire è un atto di grande rispetto per le persone e il contesto in cui viviamo. Va bene se con l’aiuto dell’ironia non diamo bacetti e abbracci a chi incontriamo. L’ironia ben venga, è spesso segno di grande intelligenza. Però si faccia prevenzione, senza andare in panico e senza fare la caccia alle streghe.
All’interno di questo discorso può essere utile, nel caso in cui si manifestino i sintomi, telefonare solo al medico di base che prontamente indica cosa fare. Anche la quarantena in casa è una buona tecnica perché evita che i pazienti si fiondino al Pronto Soccorso o vadano subito nello studio del medico di famiglia; le precauzioni per la quarantena in casa sono l’evitare i contatti fisici diretti ed è auspicabile dormire in camere separate.
L’importante è ricordare che il personale sanitario è di alta qualità e che certamente fa il possibile e l’impossibile per gestire questa crisi che, a tanti di noi, fa riflettere un po’…
Namastè!