Anna Maria Boniello. Capri – Dissequestrato il depuratore di Occhio Marino a Capri ed archiviata l’inchiesta. Il Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli ha notificato alla Gori ed al Comune di Capri il provvedimento di dissequestro che era scattato il 31 Agosto del 2010. A far scattare l’inchiesta era stato il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Napoli Federico Bisceglia che insieme al dissequestro iscrisse nel registro degli indagati il sindaco di Capri Ciro Lembo e l’amministratore unico della Gori Giovanni Paolo Marati. A distanza di tre anni l’inchiesta è stata archiviata ed è stato notificato anche il dissequestro del depuratore, che comunque ha continuato a funzionare avendo concesso il pm la facoltà d’uso e il prosieguo dei lavori di ampliamento. Le analisi dell’Arpac, in questi anni, hanno sempre evidenziato l’ottimo stato di salute sia dell’impianto che delle acque della baia di Occhio Marino. Quello di Capri – spiega la Gori – è un impianto di trattamento all’avanguardia, e garantisce il migliore rendimento di depurazione. Il provvedimento della Magistratura è stato accolto con soddisfazione da parte del Sindaco di Capri Ciro Lembo, dopoaver appreso la notizia del dissequestro che è arrivata in Comune, ed in una sua dichiarazione ha ribadito “Abbiamo avuto sempre fiducia nella magistratura, anche perché tutti i provvedimenti che l’amministrazione comunale ha messo in atto per il depuratore di Occhio Marino sono sempre stati concordati con gli organi competenti e la Prefettura.” Soddisfazione anche dall’amministratore delegato della Gori Giovanni Paolo Marati: “E’ stata confermata la correttezza dell’operato di Gori, che nonostante tutte le difficoltà operative e la carenza di un’adeguata normativa regionale in materia ha proseguito imperterrita nell’opera di potenziamento dell’impianto ed oggi – conclude – possiamo dire con orgoglio che, in sinergia con l’amministrazione comunale di Capri, abbiamo dotato l’isola di un impianto di depurazione che rappresenta un caso unico nella Regione Campania.”