Anna Maria Boniello. Capri – Continuano le iniziative di Marevivo con protagonisti i “Delfini Guardiani dell’isola”. Giovani studenti delle scuole primarie di Capri ed Anacapri coinvolti in un progetto promosso da Marevivo, l’associazione ambientalista presieduta da Rosalba Giugni, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, Yacht Club Capri, Associazione Capri Outdoor e Associazione Sub Capri con il supporto dei Comuni di Capri ed Anacapri e il patrocinio dei Ministeri all’Ambiente ed alla Pubblica Istruzione, del Corpo Forestale, della Guardia Costiera, della Capitaneria di Porto comandata dal Tenente di Vascello Marino Bertocci e della Caremar. L’iniziativa è giunta alla seconda edizione e ha come scopo di formare i giovani isolani sulle problematiche ambientali, sugli antichi mestieri, la storia e le tradizioni dell’isola e le attività ad essa legate, come la pesca e la vela. Al termine del percorso formativo gli ambientalisti junior riceveranno il diploma di “Delfini Guardiani dell’isola” che consentirà loro di recarsi in prima persona al Comune o alla Capitaneria di Porto per segnalare eventuali problemi riscontrati a livello ambientale o ecologico, in qualità di piccole sentinelle dell’ambiente. E l’ultima attività che ha visto impegnati i Delfini Guardiani è stata di carattere archeologico ed ha avuto come teatro Villa Jovis, la residenza caprese dell’Imperatore Tiberio. Attraverso un percorso strutturato in fasi di gioco e spiegazioni degli esperti di Marevivo, oltre 150 alunni delle scuole primarie di Capri ed Anacapri hanno effettuato un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo esplorando i ruderi di Villa Jovis, arroccata in cima al Monte Tiberio. I delfini di Marevivo hanno simulato la trasmissione di un messaggio dal Faro di Ostia a Capri, proprio come avveniva quando la villa era abitata dall’imperatore di Tiberio, quando ci si serviva di segnali luminosi attraverso la rifrazione degli specchi. Poi nell’apotyderium, i locali adibiti a spogliatoi delle terme, i Delfini Guardiani hanno potuto studiare il look degli antichi romani ricostruendo attraverso delle sagome gli abiti dei patrizi, dei plebei e degli schiavi. In seguito, nel triclinium Francesca Avagliano, esperta naturalistica e storica dell’arte ha illustrato i segreti della cucina romana, presentando i piatti più inconsueti dell’epoca come il ghiro farcito ed il fenicottero lesso. E alla fine della visita i Delfini hanno messo in scena improvvisate canzoni e tarantelle nella zona della villa adibita agli spettacoli, quasi a voler intrattenere l’Imperatore Tiberio e la sua corte. E dopo la visita alla villa, la successiva tappa al Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio, un vero e proprio viaggio in una macchina del tempo, fra i circa 20.000 reperti del museo, conchiglie, fossili e gli esemplari della flora e fauna caprese, tra cui la straordinaria Lucertola Azzurra dei Faraglioni.