Anna Maria Boniello. Capri – Vanno in ferie i postini, restano senza corrispondenza gli abitanti di Capri. L’episodio ha suscitato un coro di lettere di protesta che sono state inviate al Ministero delle Poste, sino ad esposti e denunce presentate a Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri dell’isola. La situazione, che ha quasi del grottesco, sta andando avanti da metà dicembre, quando a causa delle vacanze di fine d’anno i postini in servizio sull’isola si sono assentati per godere delle meritate ferie, senza che la dirigenza delle Poste Italiane provvedesse alla nomina dei sostituti per poter consegnare ai destinatari la loro corrispondenza. Ormai è oltre un mese che nei locali dello smistamento degli uffici postali della sede di Via Roma ed Anacapri si accumula un’enorme mole di corrispondenza che non veniva consegnata ai destinatari e che va aumentando sempre più di giorno in giorno. E non si tratta solo dei tradizionali auguri di Natale e Capodanno, negli scaffali giacciono anche missive importanti inevase come raccomandate, bollette, cartelle di tasse inviate dall’Equitalia, bollettini postali e moduli del canone televisivo, la cui scadenza non può protrarsi oltre il 31 Dicembre pena un’ammenda. Tutta corrispondenza urgente, che i destinatari, tra cittadini e aziende del luogo non ricevono ormai da metà dicembre. Disagi e proteste sono arrivate da tutta l’isola, ed in particolare in quelle zone periferiche in cui il postino non bussa da tempo, e l’ira degli utenti monta sempre più per il problema che ciclicamente affligge l’isola di Capri. A parte coloro che si sono rivolti presso la direzione delle Poste, altri, per limitare i danni, hanno dovuto ripiegare sul noleggio di una casella postale, in modo da aggirare, non senza disagi, il problema della posta in giacenza, andandola a ritirare giorno per giorno di persona presso gli uffici siti in Via Roma. E se i destinatari della corrispondenza di Capri piangono quelli di Anacapri non ridono di certo. Nel “comune di sopra” nel mese di Maggio addirittura venne allestito un camper attrezzato per consentire che nei locali dell’ufficio postale venissero effettuati lavori di ristrutturazione. A distanza di mesi, gli Anacapresi, che possono vantarsi di avere un ufficio realizzato ex novo, moderno ed attrezzato, denunciano la mancanza totale dei servizi di consegna. Addirittura, nelle località lontane e periferiche la posta non viene recapitata da circa sei mesi. L’ufficio di smistamento delle missive è dislocato nella sede di Capri, e quindi ai cumuli di posta destinata ai capresi si aggiunge anche quella destinata ai “cugini” anacapresi. Ormai gli isolani si sono rassegnati, e sono in molti a recarsi direttamente nei locali di via Roma onde poter raccogliere la loro corrispondenza che in molti casi contiene documentazioni importanti e da evadere con la massima celerità. Non è la prima volta che l’argomento posta sale all’attenzione dell’opinione pubblica. Sono molti a ricordare il postino che venne denunciato perché invece di recarsi presso i destinatari che abitavano in zone periferiche che si raggiungono solo a piedi, risolveva il problema distruggendo o abbandonando la corrispondenza tra i cespugli o l’episodio di quando si è ricorso a personale avventizio la posta ritornava negli uffici di partenza perché gli improvvidi postini, non conoscendo la toponomastica locale, non trovavano o non volevano trovare i destinatari scoraggiati dal fatto che il territorio del Comune di Capri è in gran parte pedonale, per cui per effettuare il loro servizio dovevano sottoporsi a lunghissime passeggiate a piedi su strade ripide ed impervie, come l’Arco Naturale, Pizzolungo, Tiberio alta, Caterola, Vanassina nella parte alta di Capri, o Truglio Marucella, Fuosso a ridosso di Marina Grande.