(da redazione)
Capri. Tre giorni di arte, attivismo e riscoperta dei temi queer, lungo la prima decade di
Settembre, nella ex dimora del barone Fersen, per riaffermare la natura culturale di
un’isola troppo spesso associata soltanto al divertimento e al lusso.
CapriArt* – Arte come rivendicazione di genere, il festival diretto da Mauro Gioia che dal
7 al 9 settembre si è tenuto a Villa Lysis, avrà altri due appuntamenti: il prossimo sarà
lunedì 25 settembre a Napoli, cui seguirà l’appuntamento finale dell’edizione 2023, il 27
Settembre al Museo Ignazio Cerio.La rassegna, giunta alla sua terza edizione, punta sempre più ad accendere un faro arcobaleno sulla vocazione queer dell’isola, pescando dall’incredibile ed estroso passato e
dei personaggi che nel tempo l’hanno abitata.Così, presentando il reading teatrale di Wildfire – Vita e opere di Edmonia Lewis, ovvero la prima scultrice nera e queer della storia, cara a Capri per essere stata scoperta dal suo primo cittadino straniero Henry Wreford, l’assessora Paola Mazzina ha espresso la
volontà di proseguire sulla scia già tracciata dal primo protocollo d’intesa, in ambito di
cultura, siglato tra gli enti organizzatori del Festival (Fondazione Etabeta Lab –
Associazione Villa Croce e Città di Capri).
L’assessore, inoltre, ha rimarcato l’intenzione degli enti di coinvolgere maggiormente il Ministero della Cultura nell’iter realizzativo del Festival, al fine di costruire un dialogo sempre più denso tra i vari partner, con l’obiettivo di tutelare e ricucire una memoria di presenze illustri che tante tracce hanno lasciato nelle
dimore del mito dell’isola di Capri e non solo.
Alla serata hanno partecipato anche Mattia Peradotto, coordinatore dell’Unar – Ufficio
nazionale antidiscriminazioni, che ha ribadito l’importanza del patrocinio alla
manifestazione e Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani che il prossimo
30 novembre ospiterà lo spettacolo Wildfire nell’ambito della rassegna sugli americani a
Roma.
“Abbiamo iniziato quest’anno riscoprendo l’erotismo di un padre della patria come Luigi
Settembrini” – ha spiegato il direttore artistico Gioia – parlando dello spettacolo che ha aperto
la terza edizione, ovvero il reading, uno dei primi in Italia, de “I Neoplatonici”, pamphlet
letterario scritto dal patriota nella seconda metà dell’Ottocento, dimenticato per anni,
rinvenuto nella Biblioteca di Napoli per poi essere censurato negli anni Trenta anche da
Benedetto Croce e finalmente pubblicato negli anni Settanta. “A interpretarlo l’attore
Massimo Verdastro, che ha fatto rivivere le atmosfere risorgimentali del testo, unendo
passione ed erotismo nello scenario di un mondo classico, accompagnato dall’arpa di
Gianluca Rovinello, sulle note del Satyricon di Nino Rota.
Fondamentale l’intervento introduttivo al reading del giornalista de La Stampa Pasquale Quaranta che ha dato più spunti di comprensione alla platea en plein air, sulle luci del tramonto.“
La seconda serata è stata caratterizzata dalle ambientazioni sonore ispirate a Truman
Capote con l’eclettica fusione delle voci di Alessia Siniscalchi e Sean O’Callaghan
nello spettacolo Garden Party che si è concluso con una festa danzante, en travesti, nei
giardini dell’ antica dimora sul tetto di Capri, che fu del barone Fersen.
La terza serata ha visto, in apertura, il debutto dei Syrene, il progetto musicale di
Margherita Laterza, in Caprilegio: un set che ha unito la tradizione caprese alle
suggestioni fluide del mondo delle sirene, fino a sfociare in una “tammurriata nera” Lysis
edition. Un’introduzione ai temi afro e queer di Edmonia Lewis, nell’interpretazione
dell’attrice e attivista afro-discendente Ira Fronten, che ha fatto rivivere le ambientazioni
di fine Ottocento tra gli USA e l’Italia, attraverso il testo di Giuditta Borrelli.
L’artista è stata accompagnata dalle note gentili dell’arpa di Gianluca Rovinello.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 25 settembre, con la prima uscita fuori porta del
CapriArt*, che lascia l’isola azzurra per debuttare a Napoli, all’Auditorium Novecento alle
ore 19, con una preview del concerto del quartetto d’archi francese “Ombra Felice”,
accompagnato dalla voce di Noëmi Waysfeld su repertori del premio Pulitzer per la
musica Caroline Shaw, che si terrà a Capri il 27 settembre al Centro Ignazio Cerio alle ore 18:00.
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Foto di G.ROSATO (CAPRI PRESS)