Fonte: Metropolis
di Marco Milano
“Per le isole non si può fare a meno della chirurgia generale e di urgenza”. A sottolinearlo è Paolo Falco, medico chirurgo all’Ospedale del Mare di Napoli e al Capilupi di Capri, e consigliere comunale di Capri. “Le isole e le zone disagiate – ha evidenziato Paolo Falco che ha preso anche parte alla trasmissione ‘Medicina oggi-linea diretta con la sanità campana, in onda su Telecapri – rappresentano un modello unico di assistenza in cui l’ospedale diventa trauma center atipico nel quale gestire qualsiasi urgenza con mezzi ridotti, diventa un utic o una terapia intensiva di necessità. In questa ottica risulta necessario tenere in funzione le sale operatorie sia per la gestione delle urgenze che per la chirurgia programmata di piccola e media entità, tipo ernie e patologie minori, ma che spesso i pazienti trascurano per difficoltà logistiche o per paura di recarsi a terraferma. Tutto ciò è stato amplificato dalla pandemia per cui gli utenti non si sottopongono a visite preventive con maggiore incidenza di complicazioni. Si pensi – ha aggiunto Falco – che solo quest’anno a Capri abbiamo operato cinque pazienti con occlusione intestinale da ernia strozzata che, se si fossero operati in elezione, non avrebbero avuto necessità di intervento urgente. Va considerato inoltre che l’attività chirurgica ha bisogno di training e aggiornamenti continui, per cui deve essere costante. Con l’attuale attività abbiamo raggiunto a Capri circa ottocento interventi dal 2019 ad oggi, e non è cosa da poco”. E poi da parte del medico caprese, impegnato anche come coordinatore scientifico di un incontro multidisciplinare sugli standard di qualità in day surgery che si terrà all’Ospedale del Mare, è arrivato anche un monito in tema di sicurezza stradale. “Si pensi che le isole – ha detto infatti Paolo Falco – hanno un grave problema di insicurezza stradale per due motivi: il primo legato alla qualità delle strade e alla costante urbanizzazione, in seconda battuta la mancanza del senso di pericolo di abitanti e turisti legata alla sensazione di sicurezza che le isole trasmettono e questo predispone a incidenti spesso anche gravi. Per cui è necessario avere un presidio ospedaliero pronto a qualsiasi evenienza. In questa ottica è necessario anche una urgente strategia per la sicurezza stradale, sia in quanto a educazione e a campagne di prevenzione, sia con la creazione di deterrenti e dissuasori”.