(Fonte : ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 7 NOV – "Giuseppe Salvia era una persona normale, con una famiglia normale. Non consideriamolo un eroe ma un esempio di vita vissuta che vale per ciascuno di noi". Lo ha detto il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, che ha partecipato a Capri alle manifestazioni in ricordo di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere napoletano di Poggioreale, ucciso nel 1981 dalla camorra.
La figura di Salvia, originario di Capri, è stata commemorata oggi nel corso di una cerimonia. A Salvia, che era nativo di Capri, è stata intitolata, per decisione del consiglio comunale, la scuola elementare e materna di Tiberio. Alla presenza di tanti giovani, che hanno voluto partecipare alla giornata della legalità, il sottosegretario all'interno ha scoperto una targa in ricordo del funzionario ucciso. Nell'aprile dello scorso anno il consiglio comunale della Città di Capri, su proposta dell'assessore alla pubblica istruzione Sandro Coppola, deliberò, all'unanimità, di intitolare il plesso scolastico di via Tiberio al suo concittadino barbaramente assassinato dalla camorra nel 1981 sulla tangenziale di Napoli, affinchè il sacrificio della sua vita, immolata per la difesa dei valori umani, sia di esempio per le nuove generazioni. A decretare la sua morte fu Raffaele Cutolo, l'allora potente boss della Nuova Camorra Organizzata, al quale Salvia aveva "osato" far rispettare le regole in carcere, che per quel delitto fu condannato all'ergastolo quale mandante.
Alla manifestazione di oggi presenti, tra gli altri, il prefetto di Napoli Andrea De Martino, il questore di Napoli Luigi Merolla, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Minicucci e il provveditore vicario dell'amministrazione penitenziaria della Campania Mario Mascolo. Al termine della cerimonia di scoprimento della targa si è tenuto presso il teatro del Grand Hotel Quisisana il convegno "Giuseppe Salvia:
un brav'uomo diventato eroe", moderato dal giornalista Ermanno Corsi. Commossi hanno partecipato alla manifestazione i familiari di Giuseppe Salvia, la moglie Giuseppina Troianiello, la sorella Immacolata e i figli Antonino e Claudio.
CAMORRA: PREFETTO NAPOLI, COLPIRLA NEGLI INTERESSI ECONOMICI – CAPRI RICORDA SALVIA.QUESTORE MEROLLA,EROE SERVITORE DELLO STATO
(ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 7 NOV – "Occorre tagliare i fili alla camorra. La camorra va distrutta colpendola nei suoi interessi economici". Lo ha detto il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, intervenendo oggi a Capri alla giornata della legalità in occasione della commemorazione per l'intitolazione della scuola di Tiberio alla memoria di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere napoletano di Poggioreale, ucciso trent'anni fa dalla criminalità organizzata.
"È necessario rialzare simbolicamente la bandiera dell'Italia, come fece Salvia in un drammatico pomeriggio nel carcere di Napoli: bisogna cominciare dai piccoli gesti", ha aggiunto De Martino. Il questore di Napoli, Luigi Merolla, ha sottolineato che quella odierna "è una tappa fondamentale nella ricostruzione di questa eroica figura di un grande servitore dello Stato. Ora attendiamo che, dopo la scuola, venga intitolato a Salvia materialmente il carcere di Poggioreale già deciso per decreto".
Il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, a margine della manifestazione di oggi, ha ribadito la necessità di puntare ad "una distinzione netta tra chi agisce nel rispetto delle delle regole e che invece opera nell'illegalità. Non devono più accadere – ha detto Mantovano – episodi come quelli di Barra, quartiere periferico di Napoli, dove alla festa dei gigli i criminali della zona sono stati accolti come i padroni del quartiere e non come i nemici da combattere. Non devono più verificarsi episodi come quelli di Castellammare di Stabia dove il santo patrono è stato portato in processione sotto la casa di un boss. Non deve più accadere – ha aggiunto il sottosegretario – che le squadre di calcio siano controllate dalla criminalità organizzata o che si sparino i fuochi d'artificio per festeggiare l'uscita dal carcere di un boss".
Un forte segnale contro la camorra è stato lanciato dai familiari di Salvia. Il figlio Antonino ha affermato: "La camorra esiste ed è forte là dove manca la tempestiva risposta dello Stato alle richieste legittime dei cittadini di realizzazione dei moltepici bisogno primari garantiti dalla nostra costituzione". L'altro figlio di Giuseppe Salvia, Claudio, si è rivolto ai giovani: "La vita non è un film, il crimine non paga mai. Consiglio ai giovani di rispettare e dare maggiore valore alla scuola in quanto è il luogo dove si costruisce il loro futuro".
CAMORRA: SCHIFONE, PER COMBATTERLA INSEGNARE RISPETTO LEGGE
(ANSA) – NAPOLI, 7 NOV – "Una scuola per ricordare ma soprattutto per insegnare alle nuove generazioni il rispetto della legge, del corretto convivere civile e la necessità di combattere la camorra e le sue infiltrazioni, per aiutare la nostra Regione a crescere, non solo sotto il profilo economico, e diventare una realtà a misura d'uomo, dove non c'è l'esigenza di confrontarsi quotidianamente con l'arroganza la protervia e la violenza della criminalità organizzata". Lo ha detto Luciano Schifone, consigliere regionale Pdl e presidente del Tavolo regionale del Partenariato, intervenendo al convegno "Giuseppe Salvia un brav'uomo diventato eroe".
Schifone ha partecipato, in rappresentanza del governatore Stefano Caldoro, all'intitolazione della scuola primaria e dell'infanzia di Capri all'ex vicedirettore del carcere di Poggioreale Giuseppe Salvia ucciso dalla camorra nel 1981. Alla cerimonia alla quale ha preso parte anche il Sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. (ANSA).