Fonte: Il Mattino – 21 novembre
di Anna Maria Boniello
Torneranno a risuonare i rintocchi dell’ orologio del campanile nella Piazzetta di Capri. Il Comune ha approvato il progetto di restauro strutturale del monumento che da secoli fa da sentinella al salotto del mondo; una torre che è tutt’ uno con la storia e con il mito dell’ isola. La giunta presieduta dal sindaco Marino Lembo ha approvato il progetto per il restauro dello storico monumento
che da secoli fa da sentinella al salotto del mondo. I RINTOCCHI Il progetto è dell’ architetto Francesca Frendo, costo dei lavori 228.441,83 euro. Il cantiere aprirà non appena saranno pronte tutte le autorizzazioni, compresa quella della Soprintendenza visto che il campanile è un bene vincolato. Il sindaco Lembo ha comunque assicurato che i tempi saranno rispettati e che nella prossima
primavera la Piazzetta tornerà a riempirsi degli storici rintocchi delle campane. I lavori saranno seguiti dall’ architetto Mario Cacciapuoti, responsabile dell’ ufficio Lavori pubblici del Comune. Il campanile della Piazzetta è un tutt’ uno con la storia e con il mito dell’ isola. Testimone del presente e del passato, la storia del campanile, tuttora non accertata, viene fatta risalire all’ epoca
bizantina. Il campanile fu modificato, secondo alcune documentazioni storiche (e tra queste quella dell’ architetto Giovanna Cario), nel corso del XVI secolo quando Capri subì assalti e distruzioni da parte dei corsari e le sue mura si rilevarono inadatte a fronteggiare gli attacchi nemici. Quindi vennero costruite opere su quelle preesistenti di era preromana, specie in quel versante che guarda verso il mare che va dal Castiglione al Monte San Michele. Ma quando la precedente chiesa bizantina venne distrutta e nel 1600 in Piazzetta fu costruita l’ attuale cattedrale di Santo Stefano il campanile cambiò definitivamente aspetto diventando torre campanaria. All’ epoca al centro della Piazzetta si trovava la porta che immetteva nell’ abitacolo. Quella porta era controllata da una torre di guardia difensiva che nel corso dei secoli è diventata l’ attuale torre campanaria, comunemente detta oggi il campanile o torre dell’ orologio. Infatti all’ interno dello storico monumento fu installato un orologio che orna le due facciate con artistiche maioliche e scandisce con i suoi rintocchi le ore degli isolani e dei turisti suonando, a differenza di tanti altri orologi in Italia, ogni quarto d’ ora. E tra le altre caratteristiche dell’ orologio, quella che tre minuti prima di ogni quindici esegue il rintocco detto dai capresi dell’ avviso, ovvero il rintocco che consente ai turisti di poter raggiungere puntualmente la funicolare o autobus, che lasciano la Piazzetta appunto ogni quarto d’ ora. RISCHIO CROLLO Da qualche mese però l’ orologio non suonava più. A seguito di un controllo effettuato dall’ architetto Cacciapuoti fu deciso di fermare i rintocchi delle campane per una questione di sicurezza. Il sopralluogo infatti evidenziò lo stato di pericolo in cui versavano le strutture di sostegno delle campane, che poggiavano su ferri arrugginiti mentre il materiale che le sosteneva si era fortemente assottigliato nel tempo. Un deterioramento fortunatamente scoperto in tempo e che ha costretto il Comune a intervenire. Terminata la stagione estiva, è stato redatto il progetto, sono stati stanziati i fondi e nelle prossime settimane i lavori potranno iniziare. «Restituiremo ai capresi e ai turisti un pezzo di storia», dice il sindaco Lembo.