Anna Maria Boniello – Capri. Dopo la guerra scatenata contro la petulanza, scatta a Capri la caccia alla guida abusiva. Nel clou della stagione turistica e nelle massime ore di punta agli sbarchi del porto di Marina Grande, i militari della tenenza di Capri della Guardia di Finanza guidati dal luogotenente Pietro Varlese hanno dato vita ad una maxi operazione per contrastare l’abusivismo nel settore turistico e in particolare il fenomeno delle guide turistiche non autorizzate che vanno sempre più aumentando. I finanzieri della tenenza di Capri, schierati sul porto, in prossimità delle banchine e dei pontili di attracco delle barche destinate ai giri dell’isola e alle escursioni alla Grotta Azzurra, vicino alle passerelle di sbarco e nei luoghi intorno alla Piazzetta maggiormente frequentati dai gruppi turistici giornalieri, hanno avviato ieri mattina i loro controlli che si sono poi estesi anche ad Anacapri e nelle zone panoramiche e più frequentate di Capri come i Giardini di Augusto, il belvedere di punta Tragara, la Certosa, con il fine di verificare la regolarità delle guide o degli accompagnatori turistici. Una serie di controlli incrociati che hanno portato a scoprire irregolarità amministrative e individuare ben 6 persone che erano sprovviste del titolo che abilita all’esercizio di questa particolare attività professionale prevista dall’articolo 2 della legge regionale numero 11 del 1986. Si tratta di un patentino che viene rilasciato dalla Regione dopo aver superato selezioni ed esami finali e che ogni guida abilitata deve portare con un badge ben visibile. Le guide sono ben riconoscibili perché alla testa del gruppo di turisti c’è sempre una persona con un coloratissimo ombrellino aperto sotto il solleone. Al termine dei controlli effettuati ieri, dopo aver scoperto le 6 persone che erano prive del titolo che le abilitava all’esercizio di professione di guida, gli uomini della Guardia di Finanza hanno notificato loro una sanzione amministrativa che va da un minimo di 3mila a un massimo di 10mila euro. Oltre all’ammenda contestualmente i militari hanno provveduto a denunciare le 6 false guide all’autorità giudiziaria onde poter valutare l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione, relativo all’articolo 348 del codice penale. Le Fiamme Gialle, dopo aver identificato e sanzionato gli abusivi, hanno controllato anche le guide turistiche che erano regolarmente provviste del titolo abilitativo alla professione per i quali si è proceduti all’identificazione e si profila per loro, in una fase successiva, una serie di accertamenti di carattere fiscale. Anche l’attività avviata ieri dai militari della tenenza isolana si inquadra tra gli interventi mirati a contrastare l’evasione e i reati economici e di natura finanziaria. Ovviamente l’operazione della Guardia di Finanza non poteva passare inosservata e ha attratto la curiosità e l’interesse dei vacanzieri della domenica e qualche malumore tra i componenti dei gruppi di turisti che per continuare il loro tour hanno dovuto attendere il termine della fase degli accertamenti, mentre i gruppi guidati da accompagnatori non in regola hanno dovuto continuare la loro visita aggregandosi ad altri gruppi di vacanzieri in trasferta sull’isola. Era da qualche tempo che non venivano controllate le autorizzazioni delle guide. L’operazione di ieri ha riportato alla luce un fenomeno che inizia già dalla partenza dei turisti, che quando si imbarcano su traghetti e aliscafi vengono avvicinati da persone che propongono loro pacchetti guidati nell’escursioni sull’isola e non sempre coincidono con i profili professionali abilitati a questo tipo di lavoro.