Anna Maria Boniello. Capri – Inizia oggi a Capri la Settimana del Futuro, un percorso tra scienza ed arte per la vita che si chiuderà il 27 Luglio. E come accadeva un tempo, quando si riunivano scienziati, filosofi ed artisti, i luoghi individuati da Massimiliano Finazzer Flory, curatore del Festival, saranno le grotte, i giardini, gli austeri spazi della Certosa di San Giacomo, il belvedere di Punta Tragara, ed addirittura il mare. Un modo diverso scelto da Finazzer Flory per rispondere all’interrogativo “Che cos’è la cultura? Perchè ne abbiamo bisogno?”. Ed è questo il leitimotiv del festival, che vuol mettere in relazione la scienza e l’arte intorno ai temi importanti della vita. Finazzer Flory, regista attore e direttore del festival, si avvale della promozione dell’Assessorato alla Cultura ed Eventi della Città di Capri, con il supporto del Polo Museale della Campania e il sostegno di John Richmond. E questa sera il primo appuntamento in un antro mitico e quasi sacro quale la Grotta di Matermania. La grotta naturale che ai tempi romani fu adibita al culto di Mitra, divinità pagana legata al Sole. Ed è lo stesso Finazzer che sottolinea che “non è grottesco che un festival inizi proprio in una grotta, se si parla di natura e cultura e se si pensa che stiamo sgretolando il suolo, oppure se la conoscenza dell’uomo terrà insieme la scienza e l’arte, in nome della vita”. A partire da questa sera quindi, e per sette giorni, la settimana del futuro vedrà dibattere a Capri su temi diversi scienziati ed artisti condotti dal regista ed attore Finazzer Flory. Primo ospite di stasera è l’illustre geografo Franco Farinelli, che alle 19.00 nella Grotta di Matermania chiederà provocatoriamente al suo auditorium : “C’era una volta il mare, c’era una volta la terra?” La settimana prosegue in un altro luogo simbolo dell’isola, martedì 21 luglio a Villa Lysis, la casa del barone dandy Jacques Fersen, dove artisti, collezionisti e galleristi discuteranno su “Cosa non sappiamo dell’arte contemporanea”. Mercoledì il luogo individuato è la sala azzurra, nei giardini della Flora Caprense, dove il genetista scenziato Edoardo Boncinelli parlerà su “Cosa non sappiamo della scienza” l’intervento della scienziato sarà inframezzato con commenti e proiezioni di sequenze dei film The Imitation Game e La Teoria del Tutto. Il Fil Rouge invisibile che lega i temi e le giornate continua attraverso un concetto importante di cui parlerà il filosofo della scienza Giulio Giorello, spiegando ad un auditorium raffinato “Cosa non sappiamo della libertà”. Nelle antiche ed austere sale del Centro Caprense Ignazio Cerio, dove è racchiusa la storia dell’isola sin dall’età Paeleolitica, venerdì 24 luglio, quasi in contrasto con la storicità del palazzo, Marco Corsaro e Amedeo Guffati, fondatori di 77 Agency parleranno su “Cosa non sappiamo di internet”. Sabato 25 Luglio, sotto le volte della trecentesca Certosa di San Giacomo, l’evento clou della Settimana del Futuro: sarà rappresentato lo spettacolo teatrale su Leonardo Da Vinci, diretto ed interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, ideatore e protagonista ed organizzatore della Settimana del Futuro, che interpreterà quello che è stato il genio del Rinascimento in “Cosa non sappiamo di Leonardo”. Una faccia a faccia a due voci che è stata affidata all’attore Claudio Strinati nel ruolo dell’intervistatore. Un concerto di musica classica, al piano Jeffrey Swan avrà luogo sul belvedere di Punta Tragara domenica 26 Luglio sul tema “Cosa non sappiamo della musica”. Ed infine Lunedì 27 Luglio protagonista sarà il mare. Il filosofo e poeta Eugenio Mazzarella discuterà su “Cosa non sappiamo del mare” a bordo di un caicco che prenderà il largo partendo da Marina Grande. Durante la settimana sarà lanciata l’idea di Finazzer Flory di creare a Capri una seconda sede del Museo Madre. A quest’incontro sarà presente proprio il direttore del Museo Madre.