Fonte: Il Mattino del 9 aprile 2023
di Anna Maria Boniello
Dopo il blackout del 30 marzo che nel tardo pomeriggio fece piombare Capri nel buio, ieri l’incidente si è ripetuto alle 13,15 nel clou degli arrivi di Pasqua e con l’isola già piena di turisti e vacanzieri che avevano prenotato da tempo per assicurarsi un tranquillo lungo week and, nonostante i capricci del meteo.
Quando sono scattati i contatori e in piazzetta all’improvviso hanno risuonato gli allarmi antifurto delle boutique e delle gioiellerie, lo sgomento è calato tra gli operatori turistici, gli albergatori e proprietari di ristoranti che da qualche ora avevano già cominciato a servire i loro clienti. Il blackout, a meno di dieci giorni di distanza dal primo, ha fatto impallidire gli isolani che non si aspettavano un così grave episodio proprio all’avvio della stagione turistica che si preannuncia migliore di quella del 2022.
Nonostante fosse pieno giorno, la mancanza di energia ha fatto rientrare in albergo i clienti seduti ai caffè della piazzetta. In tilt i collegamenti via rete per il mancato funzionamento della fibra ottica, bloccati computer e pos per i pagamenti elettronici. Immediato è scattato l’allarme tra i tecnici impegnati a verificare dove fosse avvenuto il guasto. Si è appreso poi che l’inconveniente si era verificato in una cabina Enel nella centrale di Torre Annunziata, l’impianto collegato con l’elettrodotto sottomarino della Terna che trasporta l’energia elettrica dalla terraferma a Capri.
Il guasto ha fatto scattare il protocollo del contratto che prevede che in caso di emergenza debba entrare in funzione la centrale Sippic di Marina Grande, alimentata a gasolio BTZ che viene tenuta accesa con i motori a freddo.
Un’operazione che è andata man mano a regime consentendo l’illuminazione dell’isola a macchia di leopardo, dando la precedenza alle aree meno abitate di Capri ed Anacapri. La situazione si è andata lentamente normalizzandosi e poco dopo le 17 la luce è tornata nell’intera isola.