Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Basta con i fuochi di artificio, a Capri come altrove protestano animalisti e amici dei quattro zampe. L’euforia di Capodanno ed anche delle ore a seguire ha portato sull’isola azzurra, purtroppo, a contravvenire, in molti casi, all’ordinanza che vietava l’accensione di fuochi di artificio, petardi e tutta la “batteria” dei botti. Il mancato rispetto del dispositivo che era stato emanato a tutela degli animali domestici ma anche di bambini e anziani e per proteggere l’ambiente fa conseguenze inquinanti ha fatto andare su tutte le furie i tanti isolani che in casa hanno dovuto letteralmente vedere soffrire i propri cani. Animali innocenti spaventati, se non addirittura terrorizzati, dall’escalation di spari e botti che, non solo a mezzanotte del 31 dicembre, ma anche nelle ore a seguire si è palesata in varie zone dell’isola. Per i difensori degli animali è evidente, che occorre ormai superare tale tradizione che così tanto nuoce agli amici a quattro zampe oltre ad essere vietata da specifici provvedimenti e comunque a coloro i quali sono particolarmente legati al “rito” dei fuochi artificiali, viene ricordato che in tante altre località hanno ovviato con moderni fuochi musicali, che almeno hanno un impatto diverso dal punto di vista acustico ed ambientale.