Anna Maria Boniello – Hanno vissuto veri momenti di paura a causa di un blackout che ha fermato i motori lasciando al buio l’imbarcazione i circa trenta passeggeri che ieri sera si erano imbarcati alle 20.10 sulla nave “Driade” della Caremar a Calata di Massa diretta a Capri. Il blackout a bordo si è verificato a pochi minuti dalla partenza, subito dopo le manovre di disormeggio, mentre il traghetto si apprestava ad uscire dal porto ed affrontare la traversata. D’improvviso si sono spente tutte le luci a bordo contemporaneamente al blocco dei motori. Tempestiva l’azione del comandante che, non potendo più governare il mezzo, ha lanciato le ancore per bloccare la navigazione a pochi metri dall’imboccatura del porto. Dopo i primi momenti di paura tra i passeggeri, fra cui alcuni bambini e due donne in stato interessante, è arrivata attraverso gli altoparlanti la voce rassicurante del comandante che ha informato che la situazione era sotto controllo e che erano state avvertite tutte le autorità marittime. Il comandante, dopo circa trenta minuti, è riuscito però senza l’aiuto di rimorchiatori o altre imbarcazioni a rientrare lentamente alla banchina del molo di Calata di Massa consentendo lo sbarco dei trenta passeggeri informandoli che sarebbero ripartiti con un’altra imbarcazione della Caremar. Il “Driade”, invece, è rimasto ormeggiato al molo in attesa della riparazione del guasto. L’imprenditore caprese Roberto Russo, che si trovava a bordo insieme ai suoi concittadini, appena messo piede a terra, ha dichiarato: “La prontezza di riflessi e l’immediata reazione del comandante, resosi conto dell’impossibilità di governare l’imbarcazione a causa di un blackout, ha evitato un incidente, gettando le ancore e frenando la corsa del traghetto prima dell’uscita del mezzo dal porto di Napoli. Dopo i primi attimi di spavento, ci siamo tranquillizzati con il messaggio attraverso l’altoparlante del comandante che ha rassicurato che la situazione era sotto controllo”. Dopo la paura in mare, però, per il piccolo drappello di capresi sono iniziati i disagi a terra. I passeggeri, che avevano avuto rassicurazioni che sarebbero stati subito imbarcati sul traghetto “Adeona” per riprendere il viaggio verso Capri, sono invece rimasti in balia di loro stessi per circa un’ora soli nella sala d’attesa senza assistenza e senza ricevere nessuna informazione sul loro destino- Si è innescato, così, un vero e proprio giallo che ha fatto scaturire malumori e lamentele e qualcuno addirittura con il cellulare ha chiamato il 113. La situazione si è sbloccata intorno alle 22 quando ai passeggeri è stato comunicato che il maxitraghetto “Fauno” li avrebbe ricondotti sull’isola. La partenza è avvenuta alle 22.10, mettendo fine alla piccola odissea di paura e tensione vissuta dai trenta capresi prima di sbarcare intorno a mezzanotte nel porto di Marina Grande.