Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Area marina protetta isola di Capri pronta entro l’anno? Vertice a Roma l’altro giorno tra il ministero dell’Ambiente, le amministrazioni comunali di Capri e Anacapri e le altre componenti istituzionali coinvolte. Un incontro che ha consentito di raggiungere un accordo complessivo e definitivo per l’istituzione di un parco marino che regolamenti utilizzo e circolazione delle acque intorno allo scoglio più famoso del mondo. Il primo step, fondamentale per far partire l’iter procedurale, sarà quello di emendare la legge sulle “Disposizioni per la difesa del mare”. Una normativa (la 979 del 31 dicembre 1982), che stabilisce le regole per la protezione dell’ambiente marino, istituendo, appunto, le riserve marine e che con un emendamento darebbe la possibilità di creare l’area marina protetta autonoma dell’isola di Capri, togliendola dal “perimetro” di Punta Campanella. “Se tutti i tempi saranno rispettati – ha detto il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta – occorrono sei mesi per completare l’iter. Noi siamo determinati”. A contribuire all’iter che porterà all’istituzione dell’Area marina protetta dell’isola di Capri ci sono state anche le associazioni, la Federalberghi dell’isola di Capri che riunisce gli imprenditori turistici capresi e anacapresi ma anche Assocharter, l’associazione che mette insieme la quasi totalità degli armatori di imbarcazioni che effettuano servizi turistici a Capri, Legambiente e Marevivo. “Siamo convinti – ha detto il sindaco di Capri, Paolo Falco – che lavorando tutti insieme sugli obiettivi fondamentali per il futuro dell’isola possiamo raggiungere importanti traguardi”. L’Area Marina Protetta avrà un finanziamento di un milione e mezzo di euro all’anno, nei primi tre anni. Intanto dopo le boe a Marina Piccola e il rispetto dell’ordinanza degli attracchi ogni dodici minuti, è stato avviato il piano di protezione della lucertola blu che vive sui Faraglioni.